venerdì 23 maggio 2014

celo, celo, manca


Una storia ben scritta, non c'è che dire, e alcune sequenze funzionano eccome, come quella a tavola. Un argomento importante che, se fa incazzare qualcuno, vuol dire che ha colpito il cuore del problema. Attori in gran forma, dal cupissimo Claudio Santamaria a un'Isabella Ferrari sempre più brava, fino alla sorpresa (ma mica tanto, me l'aspettavo) di Marco Travaglio incorruttibile per finta. Ma Il venditore di medicine, ispirato a fatti realmente accaduti e ambientato nel mondo equivoco delle case farmaceutiche, ha una grande pecca: la regia. Dispiace quasi dirlo, ma Antonio Morabito manca quasi tutti i tempi. Forse è una scelta stilistica quella di “arrivare in ritardo”, ma non funziona, e spesso fa incazzare. Almeno me.

6 commenti:

  1. Travaglio bravo a recitare?? Non l'avrei mai detto ;)

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    1. con quella faccia da culo che si ritrova (e lo dico con grande affetto) funziona molto bene

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  2. Ma Travaglio è antipatico anche quando recita?

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    1. fa la parte dell'odioso. che poi, a trovarlo uno simpatico in questo film!

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  3. Io Travaglio lo trovo carino, sbaglio? Della serie "compagne che sbagliano"!

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