sabato 29 agosto 2009

ia-ia-ò


Quand'ero bambino, quei quattro signori eleganti e divertiti sembravano già appartenere al passato: un po' di tv dei ragazzi, mille repliche d'estate. In realtà erano più vivi che mai, ma che la rai tornasse a dare spazio a un gruppo colto, raffinato, ironico, musicalmente preparato, soprattutto dopo che il suo leader s'era messo a scrivere canzoni meravigliose come questa, era cosa praticamente impossibile. Ieri è morto l'ennesimo grande artista italiano dimenticato.

mercoledì 26 agosto 2009

l’angolo del buonumore


L’uomo per colpa del quale la definizione “capelli all’Umberto” non indica più il taglio a spazzola ma solo una scrima in mezzo con una testa di cazzo intorno, ha scoperto che ci sono «strane ingerenze ideologiche (della Chiesa) in uno stato laico (il nostro)».
Al Fano, quello che fa il ministro della Giustizia ma che col mitra e il borsalino sembrerebbe uscito da un film con Edward G. Robinson, si è appena reso conto che le carceri sono piene di immigrati. Quanti clandestini? Ops.
Pare che Bob Dylan presterà la voce a un gps. E perché non Tom Waits e Jannacci? Vigili, benzinai e carrozzieri di tutto il mondo fin da ora ringraziano.

lunedì 24 agosto 2009

sinite parvulos


Dice «Ma non sei contento che uno come Corona sia stato preso a fischi e pirita in Calabria?». No. Chiunque, dopo quattro ore di ritardo immotivato, avrebbe meritato la stessa sorte (vabbè, io non faccio molto testo, dò segni d’impazienza dopo 5 minuti d’attesa anche quando vado dal medico). E poi il nulla con i tatuaggi intorno io lo prenderei a fischi e pirita a prescindere, anche se lo incontrassi sotto casa. Comunque, avete visto il video? Sì che l’avete visto, dai. Beh, il conduttore dice una serie di robe tristi nel tentativo di sedare gli animi e salvare capra, cavoli e culo. E fin lì transeat, l’è il so mestè. Ma poi dice, anzi ripete più volte, «fatelo per rispetto dei bambini presenti». Rispetto? Bambini? E che rispetto hanno avuto nei loro confronti i genitori che li hanno portati lì a mezzanotte e non si sono schiodati fino alle quattro del mattino? E cosa può imparare un bambino (o un qualsiasi altro essere umano, del resto) dai comportamenti di un minchia del genere?

sabato 22 agosto 2009

mirtilli intonsi


- Spero che ti piaccia.
- Rimangono sempre intatte a fine serata?
- Sì, più o meno.
- E perché continui a farle?
- Mi piaceva l'idea di averne una pronta
nel caso fossi spuntata e mi avessi chiesto una fetta.
(My blueberry nights, Wong Kar-Wai)

Difficile pensare che sia lo stesso regista di In the mood for love. Forse se fai un film di quel tipo è difficile superarti, il mondo dell'arte è pieno di esempi. Poi, per una volta che avrebbero potuto tenere il sensato e bellissimo titolo originale, gli italiani si sono appiattiti sull'incomprensibile e ruffiano Un bacio romantico. Mah. A pensarci potrebbe essere un musicarello dove nessuno canta anche se Norah Jones è un sottofondo perenne. Che poi la Jones come attrice non se la cava neanche male. Jude Law ha dato il suo meglio con A.I., forse anche quello è un punto di non ritorno, chissà. E Natalie Portman per me resta la bambina inquietante di Léon oltre che la strepitosa ex di Ben Stiller ne Il treno per Darjeeling. Uh, e il ralenti è stato sputtanato per sempre in modo geniale nel 1976 dalla coppia Mondaini-Vianello. Comunque è uno di quei film per i quali avrei tanto pianto se non fosse che sono innamorato (e ricambiato). E fanculo a chi pensa che non sono romantico, oh!

giovedì 20 agosto 2009

accura o picciriddu


Ci sono piccole cose che dicono di un popolo molto più di tante altre che appaiono eclatanti. La campagna contro la velocità sulle strade, promossa dalla Meloni, è una commedia all’italiana con Vaporidis e Armando De Razza: trama così improbabile da sfiorare la fantascienza, canzoncina finale inutilmente promozionale di un qualche inutile disco, ammiccamenti così numerosi da farti venire un tic. Dura quasi 9 minuti: cos’è? Ben Hur? e così lungo, che destinazione può avere? In ogni caso, circa 3 minuti sono occupati da titoli di testa o di coda: che non si dica che il figlio della signora Pina non ha portato il cestino della merenda alla troupe! Per contro, se ravani poco poco su internet trovi lo spot inglese sulla pericolosità degli sms alla guida: dura meno della metà, le protagoniste non fingono di essere giovani ma lo sono, non c’è un dettaglio o un secondo di troppo. Ti strizza i coglioni (o le ovaie) senza giri di parole, senza buonismi, senza accondiscendenza. Sarà per questo che, agli italiani più pigri, youtube riserva questo simpatico avviso.

martedì 18 agosto 2009

c'era un ragazzo


Era iniziata l'estate. Una mattina senza mare ti eri messo alla macchina per scrivere e avevi riempito una paginetta seguendo giusto un paio di dritte trovate su un tascabile di dubbia utilità. Avevi spedito la lettera senza aspettarti una risposta e invece il telefono era squillato una mattina senza mare di qualche settimana dopo. L'uomo aveva detto «vieni oggi pomeriggio, ne parliamo», tu ancora omertoso col resto del mondo eri andato al tuo primo colloquio di lavoro. Il tipo, che somigliava a Wolfman Jack ma aveva una voce sottile sottile, ti diede la prima cosa da fare. Da allora hai sempre fatto quello. In modo diverso, con persone diverse, da vent'anni. Pagato poco, tanto, quasigratis, gratis, il giusto. Ora che i sogni, gli ideali, le idee, la voglia, la passione, si sono esauriti, guardi con tenerezza a quel ragazzo lì, ma pensi che se potessi smetteresti di lavorare anche domani. E al prossimo poveretto che ti chiede «E che faresti tutto il giorno?» risponderesti semplicemente con una testata sul naso.

domenica 16 agosto 2009

10 items or less (ferragosto cineoniricoletterario)

  • Paz Vega è una fica straordinaria anche col reggiseno da peppia.
  • Valeria Golino a sedici anni aveva un culo da favola e una voce normale.
  • Enzo Jannacci ha fatto troppo poco cinema, ed è un peccato.
  • Perché Elio Petri, il più grande e completo regista italiano, è stato totalmente dimenticato?
  • Ho sognato (e m'è tornata voglia) di andare in deltaplano. Già, proprio io che di solito m'inciampo per strada: Facchinetti-Negrini, lo so che avete scritto quella canzone pensando a me.
  • Ho letto Da domani mi alzo tardi aspettandomi il delirio di una donna innamorata. E invece mi sono ulteriormente innamorato di quell'uomo lì (porcocazzo sono passati 15 anni da quel 4 giugno!).
  • Con quella faccia di chi non dorme da un tot ma non gliene frega niente perché tanto ha gli occhi azzurri, Daniel Craig alla fin fine c'ha il suo perché.
  • Non è che il James Bond attuale non vi piace perché una volta era anticomunista e adesso si schiera contro le multinazionali? Oppure vi manca l'idea che avevate di lui, charmant e scazzottatore, a metà strada tra The Persuaders e Piedone lo sbirro, lontano dai romanzi di Ian Fleming come il Frankenstein dei film di serie B e il Pinocchio della Disney sono lontani anni luce dalle loro matrici letterarie?

Chi indovina almeno tre riferimenti a film, canzoni o persone, senza ricorrere troppo a guuuugol, vince una cena col sottoscritto. Mò silenzio, che sto a Tahiti con Simenon.

martedì 11 agosto 2009

metti, una sera a cena


Caro Beppe,
complice il deserto in città e nel frigo, l'altra sera sono finalmente andato al ristorante qui sotto. Vorrei poterti dire che ci si sta male, ma non è così. Certo che se voglio sentirmi a casa, mangiare piemontese, entrare per primo e uscire per ultimo, beh allora non ho dubbi: vengo da te. Uh, la cameriera è molto più giovane e carina di tua figlia, ma questo è un dettaglio. Comunque, a te che sei uomo di mondo, vorrei chiedere un'altra cosa. Al tavolo a fianco avevo due ragazze sui vent'anni, a quello di fronte due coppie di cinquantenni. Le prime sembravano uscite da una rivista di moda, dettagli ton sur ton, un bigiottame che neanche la madonna in processione, capelli perfetti, praticamente finti. A parte i discorsi sulle corna estive e il mangiare praticamente accasciate sul tavolo, erano molto più cinquantenni di quelli in bermuda e vestiti a fiori poco distanti che si raccontavano del lavoro e di come sarebbe stato bello essere in vacanza. Che voglio dire? Boh, portami un bicchiere del tuo Dolcetto, magari qualcosa mi verrà in mente.

sabato 8 agosto 2009

johnny b. goode


Ho sempre fatto fatica a capire come uno che aveva dimostrato che negli Ottanta si potessero fare drammi e commedie adolescenziali con i controcoglioni si fosse perso dietro qualche infelice sceneggiatura negli anni a venire (peraltro usurpando il nome del Conte mio omonimo, eccheccazzo!). Ma oggi, anche se con un paio di giorni di ritardo, voglio ricordarlo per tre capisaldi del famigerato decennio della mia adolescenza. Tre film che rivedo ancora con grande piacevolezza, tre pellicole che ho mandato a memoria, che mi fanno ancora ridere, mi commuovono, a volte mi fanno incazzare col mondo, e mi ricordano anche di quando qualcuno diceva (mah!) che in qualcosa somigliavo a Matthew Broderick. Grazie John. Grazie per aver fatto conoscere in Italia Steve Martin, per averci fatto amare il povero John Candy, per questo, questo e soprattutto questo.

venerdì 7 agosto 2009

informazioni di vincent


Lo so, siamo quasi a Ferragosto. Ma io lo odio e per di più lavoro, quindi beccatevi 'sto post serissimo. Il fatto è che ieri sera ho visto la seconda parte di Nemico pubblico n. 1 e un interrogativo che stava già lì a ruminarmi in pancia è schizzato fuori con tutti i suoi acidi succhi di perché. Insomma, fatti salvi la redenzione e, soprattutto, il perdono, che appartengono a un cattolicesimo da cartolina e sono le belle parole con cui si infiocchetta una grande ipocrisia – non si può pretendere il perdono, soprattutto dai parenti delle vittime («Io vi perdono ma voi vi dovete mettere in ginocchio», cazzo tutte le volte che la rivedo quella donna è il mio incubo-risveglio in lacrime da 17 anni) – com'è possibile che qualcuno riesca a concepire, se non a mitizzare, Bonnie & Clyde, Jacques Mesrine, Vallanzasca, la banda della Magliana, persino Pietro Maso o Erika e Omar, gente che ha ucciso solo per soldi e/o potere, nient'altro che soldi e/o potere porcocazzo, mentre noi – che pure non abbiamo lutti con cui convivere giorno dopo giorno – noi non abbiamo nessuna... no, comprensione no, perché la follia di quella stagione non può essere giustificata... ma non riusciamo ancora a guardare in faccia il terrorismo rosso o nero, mirato o stragista, storicizzandolo, pensandolo nel contesto in cui accadeva, con tutto quello che c'era e che giocava intorno, riflettendo sul fatto che un ideale (distorto, orribile, assurdo, folle ma pur sempre un ideale) quelli che adesso tentano dopo 20-30 anni di rifarsi una vita, almeno ce l'avevano? E perché ci fa così paura sentirli parlare quando, se vogliamo, possiamo benissimo contraddirli o non ascoltarli?

mercoledì 5 agosto 2009

a me è 'a virgola che me frega


«Belìce si chiamava la valle che da Salaparuta scende fino all'acropoli di Selinunte sul Canale di Sicilia. Belìce con l'accento sulla "i". Poi venne il terremoto e la tv nazionale disse Bèlice, con quell'arretramento sulla "e" che divenne sinonimo di fallimento, e così la valle perse il nome, dopo aver già perso la memoria. Oggi, nemmeno i siciliani chiamano più il posto nel modo giusto»: è da ieri che leggo e rileggo il bell'articolo di Paolo Rumiz e, al di là dell'argomento in sé, sono queste poche righe a frullarmi in testa. Anch'io ho vissuto più di trent'anni convinto che si dicesse Bèlice e solo per un caso fortuito di lavoro ho scoperto che sbagliavo. Eppure Palermo dista appena 90 chilometri da quella zona. Potenza della tv che, per dirla con lo zio Enzo, g'avea na forsa de leun anche quarant'anni fa. Una tv che partorisce mostri come stollching, Uim Uenders e Maicol Sciumàcher, che amplifica il nulla, nasconde l'importante, pialla, livella, modella e taglia come un moderno letto di Procuste tutto ciò che non può ricondurre a mediocrità.

martedì 4 agosto 2009

w la foca


Quasi quasi mi candido per un posto da delfino.

lunedì 3 agosto 2009

stodgy monday


E alla fine è arrivato lunedì