Ho sempre fatto fatica a capire come uno che aveva dimostrato che negli Ottanta si potessero fare drammi e commedie adolescenziali con i controcoglioni si fosse perso dietro qualche infelice sceneggiatura negli anni a venire (peraltro usurpando il nome del Conte mio omonimo, eccheccazzo!). Ma oggi, anche se con un paio di giorni di ritardo, voglio ricordarlo per tre capisaldi del famigerato decennio della mia adolescenza. Tre film che rivedo ancora con grande piacevolezza, tre pellicole che ho mandato a memoria, che mi fanno ancora ridere, mi commuovono, a volte mi fanno incazzare col mondo, e mi ricordano anche di quando qualcuno diceva (mah!) che in qualcosa somigliavo a Matthew Broderick. Grazie John. Grazie per aver fatto conoscere in Italia Steve Martin, per averci fatto amare il povero John Candy, per questo, questo e soprattutto questo.
sabato 8 agosto 2009
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rido ancora ogni volta che vedo una ragazza con orecchini che sembrano anelli per la tenda delle doccia
RispondiEliminaed io piango pensando alla famiglia sulla porta, al tacchino e alla commozione di un uomo grasso e solo.
RispondiEliminabacio.
k
Breakfast club l'ho amato. E amo tuttora il Matthew. Non sapevo fosse trapassato...pensavo parlassi dell'Aaron!
RispondiEliminaaaron?
RispondiEliminaSpelling...non si chiamava Aaron?
RispondiEliminauh sì, certo! ma ahimè lui ci ha lasciato 4 anni fa... una moria, in pratica
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