Dice «Ma non sei contento che uno come Corona sia stato preso a fischi e pirita in Calabria?». No. Chiunque, dopo quattro ore di ritardo immotivato, avrebbe meritato la stessa sorte (vabbè, io non faccio molto testo, dò segni d’impazienza dopo 5 minuti d’attesa anche quando vado dal medico). E poi il nulla con i tatuaggi intorno io lo prenderei a fischi e pirita a prescindere, anche se lo incontrassi sotto casa. Comunque, avete visto il video? Sì che l’avete visto, dai. Beh, il conduttore dice una serie di robe tristi nel tentativo di sedare gli animi e salvare capra, cavoli e culo. E fin lì transeat, l’è il so mestè. Ma poi dice, anzi ripete più volte, «fatelo per rispetto dei bambini presenti». Rispetto? Bambini? E che rispetto hanno avuto nei loro confronti i genitori che li hanno portati lì a mezzanotte e non si sono schiodati fino alle quattro del mattino? E cosa può imparare un bambino (o un qualsiasi altro essere umano, del resto) dai comportamenti di un minchia del genere?
lunedì 24 agosto 2009
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Parole sante.
RispondiEliminafirmo.
RispondiEliminaSolo per il fatto di essere lì per vedere Corona, meritavano di peggio. Espe
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