lunedì 14 maggio 2012

fabulous eighties/2


- L'avvocato doveva mandarmi la cosa... lì, quella...
mannaggia non mi vengono le parole... quella cosa lì...
- La memoria?
- Eh, esatto!

(tale nipote, tale zia...)

giovedì 10 maggio 2012

neve di pioppi e di (poche) parole


C’era un uomo con un naso, due baffi e una risata da vecchio west, l’età infinita come sembrava la sua vita. Da ieri non c’è più. Ricordo la volta che mi ospitarono, io appena catapultato da una vita a due a una in attesa di casa. Stessa timidezza, ma espressa in modo diverso. Una riservatezza antica, un sorriso irresistibile, paraculo, da nonno. G. gli somiglierà, forse anche suo figlio.

lunedì 7 maggio 2012

vacanze romane


Ok, Bop decameron, Nero fiddled o come cacchio si chiama è una lieve minchiatella. Però. Però gode di un ricco cast di buoni attori e attrici, italiani e americani. La storia del cantante sotto la doccia ha punte di genialità e non manca qualche buona battuta qua e là. E poi c’è l’episodio di Benigni, che ci fa capire quanto Woody Allen, prima di mettere mano al copione, ci abbia un po’ studiato. Insomma, tolta qualche cartolina, tolto il giochino “guarda chi c’è” a ogni piè sospinto, tolto l’inutile e cattivo doppiaggio (a parte Gullotta, perfetto erede di Lionello), tolta la deriva vanzinesca dello sceicco bianco del pur bravo Albanese, si ha l’impressione che le critiche eccessivamente ingenerose siano figlie del solito provincialismo, quello che porta a schifomerdare tutto quello che arriva da casa o che ha per protagonisti attori nostrani. Quello stesso provincialismo che poi porta a dare scandalosi titoli “italiani” come To Rome with love.


venerdì 4 maggio 2012

femmine in fuga


Io cucino. Mi piace, a volte mi rilassa. E sono curioso, come una scimmia. Ecco perché mi è sembrata un’idea interessante fare un corso di cucina “altra da me”, vegana, che detto così pensi a semi e verdura scondita ma che in realtà, per fortuna, può essere mille cose diverse. Da alternare alla carnazza e al pescetto, of course, ché rinunciarci sarebbe un delitto. Considerato poi che la signora maestra è una ragazza in gamba e per nulla fanatica, io e la ms ci siamo buttati in questa nuova avventura. Sono l’unico uomo. La maggior parte delle partecipanti non mi guarda con sospetto, semplicemente non mi guarda. Però io, che non mi faccio mai una vagonata di cazzi miei, le guardo e, soprattutto, le ascolto. Tre o quattro hanno un bastone nel culo talmente dritto che l’ultima volta che hanno sorriso dev’essere stato da bambine. Trovano inconcepibile che si possa godere mangiando, la considerano una perdita di tempo, odiano i loro uomini, le loro famiglie fatte di pasta al forno domenicale, i loro bambini che barattano i panini con le merendine, chissà se li hanno mai ascoltati, chissà se si ascoltano. Ma la più inquietante è la capoclasse, quella che aiuta a distribuire dispense e piatti, che cerca conferme, un guru o semplicemente una chioccia. Quella che dopo 30 secondi di lezione ha chiesto stupita «Quindi possiamo mangiare contemporaneamente cereali e legumi?!?».