venerdì 21 febbraio 2014

shame on you (if you can't dance too)


Sotto Sanremo non potevo esimermi. Come i più vecchi di voi avranno capito dal titolo Seventies, qui oggi si parla di passioni musicali di cui ci si dovrebbe vergognare. Il condizionale è d’obbligo, perché sappiate che io, sotto sotto (lo so, mi ripeto), non mi vergogno manco per niente. Il giochino in questione, come già quello dedicato ai film, è un’idea di quel genio del male del Cannibale. Ordine alfabetico, così non si fa torto a nessuno.

Rubacchiando un'idea di Piero Ciampi, Fornaciari confeziona questa irresistibile canzoncina cattoerotica dal testo davvero penoso. La conosco a memoria. Tanto tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, la dedicai anche a una che si mostrava senza darla. Almeno a me.



Imagination (Belouise Some) - 1985
Chi è della mia generazione se la ricorda bene. Non tanto la canzone, che tutto sommato ha il suo perché, ma per quella sega tamarra, quell'interminabile Dallas porno soft che era il suo video. Quanto durava? Una vita. C'è gente (non io) che veniva prima della fine.




‘O tiempo se ne va (Squallor) - 1983
Non sono un amante del gruppo partenopeo, a parte quelle cinque o sei canzoni. Però questa è stata la prima che ho sentito e l'ho subito adorata. Ricordo che ero in macchina con mio padre: scandalizzato, riuscì a cambiare stazione radio alla velocità della luce. Resta forse la loro hit migliore.

Da un'altra parte ho quasi scritto che sono molto legato a quei quattro, che hanno alle spalle alcune cose belle, tanta roba media e un bel tot di minchiate. Questa vorrebbe essere ironica ma alla fine è solo autoreferenziale. Io e la DRFM la cantavamo quando c'erano le levatacce.



Ramaya (Afric Simone) - 1975
«Ramaya bokuko ramaya abantu ramaya miranda tumbala...»: vabbè, ma se non conoscete le lingue ditelo! Un uomo, un genio: dal Mozambico alla Francia, quindi la Germania e l'Italia: con questa canzoncina impossibile guadagnò uno strafottio di soldi. Impossibile non ballarla.



Respectable (Mel and Kim) – 1987
La storia del duo è triste, con Mel che morirà di cancro tre anni dopo ad appena 23 anni. La canzone, invece, è un inno alla gioia, con quella risata grassa che a me faceva impazzire. E come non cantare, tutte le volte che lo shuffle ci inciampa, «Tay-tay-tay-tay-t-t-t-take or leave us...»?



Sei tu (Syria) - 1997
Depravazione su depravazione: quando apparve l'anno prima a Sanremo, quella ragazzetta coi denti messi un po' a minchia (poi li raddrizzò) a me faceva sesso. La canzoncina, partorita da quel mezzo genio di Claudio Mattone, è di quelle che ti entrano in testa. E ti bruciano un paio di neuroni.



Soli (Adriano Celentano) - 1979
Cosa mi lega a Celentano l'ho già scritto qui (notate, peraltro, la mia bellissima foto!). Ma Soli ha un testo cattoerotico che solo Cutugno poteva partorire. Non è certo in cima alle mie preferite del Molleggiato, ma quando mi scappa la canto, comprese le briciole nel letto.

Stiamo come stiamo (Loredana Bertè e Mia Martini) - 1993
Qui la questione non è nel testo, all'epoca sottovalutato. Il problema è la musica, è l'arrangiamento. Nel disco c'è qualcosa da pianobar di terz'ordine, con esagitate campionature da villaggio vacanze: un pastrocchio. La versione dal vivo a Sanremo, in compenso, è tremenda.



We are family (Sister Sledge) – 1979
«We are family / I got all my sisters with me / We are family / Get up everybody and sing (sing it to me)»: la famigghia versione discomusic è davvero tamarra, ma avete presente Kevin Kline con i Village People in In & out? Non riesco a non ballare. Anzi, batto anche le mani a tempo.

9 commenti:

  1. oddio, Ramaya! appena ho letto il titolo mi son messa a canticchiarla!!!!

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  2. Io dico che We are family non è da vergognarsi, ma tutto il resto sì sì sì! A parte Ramaya, a pensarci bene....

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  3. ah ah condividiamo gli Squallor....O tiempo se ne va è pura poesia altro che neomelodici napoletani...Di Ramaya io ho il 45 giri....e non me lo vendo!!!!

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    1. degli Squallor amo tanto anche Cornutone, ma soprattutto Albachiava col povero Sabani che fa Vasco Rossi: un mito

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  4. respectable e le mie compagne sceme al ginnasio. Post in effetti da gara!

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