Da queste parti Alexander Payne non è amatissimo. Per quanto Paradiso amaro fosse un buon film. Così come Nebraska. Che però sembra sempre un po' paraculo come il suo regista, a cominciare dalla scelta del bianco e nero che fa tanto Eighties alternativi fuori tempo massimo. Payne, vabbè l'abbiamo capito, ci ha i problemi con la famiglia, specie se numerosa. Nel film con Clooney c'era quell'esercito di orrendi cugini, qui c'è un esercito di orrendi fratelli, più un paio di nipoti/cugini che vorresti in galera e buttare la chiave. Si ride e si pensa, ci si incazza e ci si commuove, anche grazie a un notevole Bruce Dern (ma che davero ha 77 anni?!?), accompagnato da un sorprendente Will Forte, ma soprattutto da una spettacolare June Squibb (la scena del cimitero vale il prezzo del biglietto) e da un redivivo Stacy Keach.
mercoledì 5 febbraio 2014
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Per me il miglior Payne di sempre.
RispondiEliminaDern e la Squibb mitici, così come la frase che hai usato per il titolo del post.
che è anche una grande verità!
EliminaPure per me qui si battono Paradiso amaro e Sideways (che preferendo la birra non ho così apprezzato...). Vabbè, la mia gerontofilia è già stata resa nota :)
RispondiEliminaSideways è un titolo sopravvalutatissimo, secondo me. però Payne cresce bene
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