Mentre guardavo La voie de l'ennemi (o Two men in town o come cacchio si chiamerà), pensavo a quel vecchio articolo di Internazionale (e tiriamocela, va) sulla globalizzazione di certi autori. Ma poi mi sono detto fanculo, il problema non è quello. Rachid Bouchareb può benissimo fare un film ammerigano, ma deve metterci il suo stile. E invece qui il regista potrebbe essere chiunque, per esempio un Cronenberg stile History of violence ma non troppo ispirato. Liberamente tratta dal poliziesco francese anni Settanta Due contro la città, trasposta negli Usa e interpretata da Forest Whitaker e Harvey Keitel, la pellicola non merita i buh che gli sono stati attribuiti quando l’ho visto a Berlino, però è vero che lascia un po’ così. La storia dell’assassino che torna in libertà grazie alla buona condotta e alla fede in Allah, e che spinto dalla stronzaggine dello sceriffo e dalla cattiveria del mondo, fatica a trovare la quadra, poteva essere gestita molto meglio. Brutto proprio no, deludente sì.
P.S.: non c'entra nulla, ma mi è giunta notizia che è morto Freak Antoni. Che anche a me piacciono le sbarbine e, soprattutto, si sa, non sono un duro, mi commuovo anche al cine. Che la terra ti sia lieve, Roberto!
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