giovedì 24 aprile 2014

quattro passi fra le nuvole


Il virus del cannibale è sempre più deleterio e corrosivo: questa è la mia ennesima classifica della vita, e ne sono in preparazione altre due. Quindi? Quindi cazzi vostri, questa volta tocca ai fumetti con cui sono cresciuto. Poiché in tanti hanno fatto un’unica lista generica “letture”, prevengo le possibili critiche spaccapilifere: dei romanzi mi occuperò a parte, non perché li reputi qualcosa di più “alto”, ma semplicemente per dare uguale spazio e dignità a due mie grandi passioni. E ringraziate che leggo sì e no due saggi l’anno, altrimenti vi sareste beccati un terzo elenco. L'ordine è più o meno cronologico. Pronti? Via. Ah, si capisce che sono cresciuto a pane e Marvel?

La notte che morì Gwen Stacy
Quando lessi quest'albo de L'Uomo Ragno avevo sei anni: capite che infanzia difficile? Scherzi a parte, per la prima volta nella storia Marvel un personaggio principale moriva. Bon, fine. Niente resurrezioni, ma mille sensi di colpa (se l'avesse presa meglio con la ragnatela forse non le si sarebbe spezzata la schiena?) e una serie di albi profondi e devastanti. Opera dell'immenso Gerry Conway e del buon Gil Kane.





Alan Ford
Per ragioni anagrafiche, la mia conoscenza del Gruppo T.N.T. coincide con le storie di Paolo Piffarerio, il disegnatore dei nasi, come l'ho sempre definito. I primissimi albi, quelli di Magnus, li scoprii un po' dopo. E, ovviamente, arrivai ad Alan Ford in quanto pubblicato dall'Editoriale Corno (che allora stampava tutta la Marvel) e in quanto scritto dal fondatore della medesima, Luciano Secchi.





Shakespeare a fumetti
Ci credereste? Negli anni Settanta Il giornalino era una rivista a fumetti con i controcazzi, con autori importanti, grandi storie d'avventura e di attualità, nonché una serie di eccellenti trasposizioni di opere letterarie. Tra queste, Amleto, Romeo e Giulietta e La tempesta, frutto di quel genio di Gianni De Luca, che diede all'operazione un innovativo e spettacolare taglio cinematografico.





Asterix
Ho sempre adorato le storie dei mitici Goscinny e Uderzo: i cartoni “storici” li avrò visti mille volte, Asterix e Cleopatra lo conosco a memoria. I fumetti li leggevo a puntate ne Il giornalino dei tempi d'oro, quando il buonismo e la voglia di strizzare l'occhio ai più piccoli e alla tv erano più o meno impensabili. Il mio preferito? Il druido Panoramix.






Lucky Luke
Ancora Il giornalino. L'eroe di Morris e Goscinny era un altro mio mito, forse in risposta al western “serioso” che piaceva tanto a mio padre. Più del protagonista adoravo lo stupidissimo cane Ran-tan-plan e il cavallo saggio Jolly Jumper. Non so perché, e sarebbe interessante scoprirlo, mi ricordo molto bene la storia Western circus, proprio io che detesto il circo.





L’eternauta
Molti anni dopo, di fronte alla mostra dedicata a Héctor Oesterheld e inspiegabilmente ospitata in quel barcone in disuso che era fino a qualche tempo fa il Museo dell'Automobile di Torino, mi sono quasi commosso. Cosa poteva capirne un bambino, leggendo il Lanciostory delle sorelle maggiori, di una fantascienza “da camera” metafora della dittatura argentina? Nulla. Ma quanto mi piaceva!


Yor
Qui c'entrano le tette. Ancora Lanciostory, ancora Argentina, ma stavolta quel genere fantasy che a me, tranne rare eccezioni, non è mai piaciuto. Eppure trovavo parecchio erotico questo fumetto (ero un bambino, bastava qualche trasparenza qua e là) ambientato in una fantapreistoria abbastanza nebulosa ma a suo modo affascinante.




Mister Macchina
Pubblicato su Gli Eterni (ancora Marvel, ancora Corno), che raccoglieva un mix di fumetti fantasy e di fantascienza. Nonostante Jack Kirby mi stesse sul cazzo con i suoi inchiostri pesanti, la storia di questo strano androide, e della sua buffa, eroica, tragica fine, mi aveva conquistato anche da ragazzino. Ritrovato, riscoperto, riamato dopo anni, altro acquisto fortuito, credo al Cartoomics.






La saga di Fenice Nera
Pubblicato negli Usa nel 1980, da noi, a causa delle tristi vicende dell'Editoriale Corno, uscì nel 1988. Meno male: nell'80 mi feci convincere che ero troppo grande per leggere i fumetti e smisi. Mi sarei perso questa perla. Fu il mio amico F. a riattirarmi nella tela. Avevo sempre amato gli X-Men, e questa è una delle loro storie più belle in assoluto. Testi e disegni del mitico duo Claremont-Byrne.




Marvels
Nel 1994, non so più dove e come scoprii questa miniserie la cui quarta di copertina mi conquistò e che acquistai immediatamente. Kurt Busiek e Alex Ross raccontano, attraverso la storia di un fotografo dagli anni Quaranta ai Settanta, come si sarebbero intrecciate le vite dei supereroi a quelle della gente comune, mescolando come mai prima la Storia alle storie dei personaggi Marvel. Imprescindibile.

15 commenti:

  1. non ho letto moltissimi fumetti nella mia vita ma Alan Ford è un mito assoluto anche per me..

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    1. e Supergulp contribuì a farmelo amare ancora di più

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  2. Che ignorante in materia...
    La sola cosa che posso dire, è che giocavo a Lucky Luke, aveva una musica straordinaria da Western, anche se non ricordo con quale console. ^_^
    Unico fumetto della mia vita: Topolino.

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    1. spero di averti messo un po' di curiosità con questo post

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  3. Io della Marvel leggevo quasi solo Thor (era biono e figo), ma l'Eternauta... l'Eternauta è meraviglioso, il miglior fumetto in assoluto, ricordo ancora quella puntata dove gli alieni con enne dita stavano per impiantare l'accrocchio nella nuca del nostro protagonista... non h o dormito una settimana in attesa del lanciostory, una roba devastante.
    E moltissimi altri dell'Euracomix sono stati molto formativi, persino i maschilisti Nippur e Dago, alla fin fine... :-))

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    1. Nippur non ho la più pallida idea di chi sia...

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    2. Fighissimo Nippur di Lagash, l'eroe sumero di grande saggezza, se mi riporti l'ostaggio potrei persino pensare di prestarti uno dei miei preziosissimi Euracomix, ma in cambio mi dovrai lasciare qualcosa di tuo, tipo un rene ;-D

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    3. Nippur di Lagash mi ricorda il grande Pdor, figlio di Kmer, della tribù di Istar...

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    4. Non Cico y Felipe y Martinez y Gonzales? :-)
      (Sono una fan di Zagor)

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  4. Alan Ford è stata una delle mie letture d'infanzia fondamentali. La bellezza di avere dei cugini più grandi! :)
    Però io da piccola ero molto più basic, Alan a parte: Topolino e Corriere dei piccoli/Corrierino.
    La fase Otaku/Marvelliana è cominciata alle medie/superiori e tuttora permane :D

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    1. io ormai sono molto discontinuo, anche perché sono in guerra aperta con le serie Ultimate...

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  5. Conosco praticamente tutti i titoli.
    Una signora lista.

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  6. Eh caspita... Quanti ricordi... Il primo albo della Marvel che mi ha fatto
    letteralmente trattenere il fiato è stato quello in cui goblin scopre l'identità dell'uomo ragno (copertina famosissima in cui il folletto verde in aliante si trascina un UR legato e senza maschera per i cieli di NY). Poi tanti (troppi) altri. Il problema di compilare una lista sarebbe quello della netta prevalenza dei comics della casa delle idee sugli altri. Magari la faccio lo stesso, vediamo...

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    1. la Casa delle Idee ha sempre avuto una marcia in più. aspetto di leggert!

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