venerdì 4 aprile 2014

'nto culo a mr. wolf/2


E dopo il Boomstick Award, il simpatico autore di questo blog è stato insignito ancora una volta del Liebster Award. Grazie, grazie, grazie ad Alessandra che spero mi scuserà per il ritardo con cui rispondo. E grazie anche a tutti voi per il sostegno, la stima e la cena che mi offrirete. No? Nessuna cena? Occazzo. Ma non importa, sai, ci avevo judo… Bene, le regole del Liebster sono sempre più o meno quelle:

1 - rispondere alle domande di chi ci ha nominato
2 - nominare altri tre blogger con meno di 200 follower
3 - proporre ai candidati 10 nuove domande
4 - andare nei singoli blog e comunicare la nomina

I miei premiati sono:
il cartolibrateo, perché le sue interviste a Dio mi fanno schiantare
minnelisapolis, per il secondo anno consecutivo, non per mancanza di fantasia ma perché se lo merita
repetita iuvant, nella speranza che torni a scrivere. va bene anche una volta al mese, dai

A loro l’onere di rispondere a queste dieci domande: 
1) Come stai?
2) Come vorresti stare?
3) Quanto tempo navighi su internet, più o meno?
4) Qual è l’ultimo film visto al cinema? Ti è piaciuto?
5) Dove l’ultima vacanza?
6) La tua prima pulsione sessuale di cui hai memoria?
7) Che lavoro sognavi di fare da bambino/a?
8) Una canzone che ti descrive?
9) E se domani?
10) A quale di queste domande non avresti voluto rispondere?

Ed ecco infine le risposte ai quesiti di Director’s cult:

Qual è il film che ti ha fatto innamorare del cinema?
Domanda difficile, probabilmente uno dei vecchi musical che davano una volta in tv. Cappello a cilindro, direi.
La rivista cinematografica/web che leggi di solito?
Non ne leggo più, preferisco i blog, spesso gli ultimi veri baluardi critici. Sui giornali la critica è morta da tempo, non solo quella cinematografica.
Se potessi riscrivere il finale di un libro, quale sceglieresti?
L’ombra del vento di Carlos Zafón. Nell’ultima pagina farei confessare all’autore che si è divertito a scrivere una roba così brutta ma che in realtà lui è un romanziere di quelli veri.
Se fossi un personaggio cinematografico, quale vorresti essere?
Il protagonista di Cantando sotto la pioggia. Perché? Vedi la prima domanda…
Pensi che la nuova era digitale abbia danneggiato la fruizione di un film in sala?
No, assolutamente. Il problema è che le case di distribuzione, almeno in Italia, sono rimaste ferme a logiche di trent’anni fa. La loro miopia, la loro acquiescenza nei riguardi delle madaminchie e dei cinepanettonari, la loro totale mancanza di rispetto nei confronti delle nuove generazioni appassionate, cresciute a pane e emule costrette a scaricare film che altrimenti non vedrebbero mai o vedrebbero con anni di ritardo: questo sì danneggia il cinema.
Quando un film viene tratto da un libro, le tue aspettative vengono soddisfatte?
Mai. Per questo, mentre guardo il film, cerco di dimenticare il libro.
Pensi che il gusto del pubblico sia cambiato nel corso degli anni?
Sicuramente, ma non credo che sia migliorato o peggiorato, è solo che tutto cambia, si trasforma.
Se potessi cambiare un evento storico, cosa faresti?
Salverei la gente morta ammazzata nelle stragi terroristiche e mafiose.
Quali sono per te i film del 21esimo secolo da conservare per le nuove generazioni?
Uh, troppi. E siamo solo nel 2014… Di qualcuno ho parlato qui, qui e qui.
Se avessi la lampada di Aladino, quali sono i tuoi tre desideri che vorresti esaudire?
Me ne bastano due. Primo, che non muoiano più le persone a cui tengo. Secondo, avere un’inesauribile fonte di denaro. Che i soldi magari da soli non danno la felicità, ma ti permettono di non lavorare e dedicarti alle cose, e alle persone, che ti piacciono veramente.

4 commenti:

  1. grazie. non per il liebster award, che giustamente non mi hai assegnato anche perché non sarei in grado di pronunciarlo, ma per il banner!

    in effetti 6 anni cominciano a essere tanti. sto pensando al ritiro :)

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    1. non ci provare, hai troppi follower per il Liebster! ;)

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  2. Non me lo merito, anche solo per il ritardo con cui vengo a ritirare il premio es enza nemmeno uno straccio di abito da sera.

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  3. Alfin giunsi, con le clarks slacciate, e a cerimonia finita.

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