Un uomo di pochissime parole (Isaach De Bankolé), a cui è appena stata affidata una missione di cui non sa nulla, parte per la Spagna, va a Madrid, poi a Siviglia, quindi in un buco di culo di paesino, infine nel deserto. Prendendo due caffè alla volta, incontra al tavolo di un bar diversi bizzarri personaggi che, dopo poche battute, scambiano con lui una scatola di cerini. Tutte le volte che torna in albergo fa tai chi e cerca di non farsi trombare da una ragazzona che gira sempre nuda. Il colpo di scena finale si chiama Bill Murray. Non avete capito nulla? Forse neanch’io. The limits of control, ultimo Jim Jarmusch in ordine di tempo (2009) e ancora inedito in Italia, è tante cose insieme: un film dal gusto estetico impeccabile, uno spottone sulla Spagna, una divertita presa per i fondelli, una carrettata di star in vacanza (oltre a Murray, Tilda Swinton, John Hurt, Gael García Bernal, Hiam Abbass), una manciata di autocitazioni (Ghost dog, Coffee & cigarettes...), una costruzione geniale delle situazioni affogata in una trama che non si sa bene dove vada. Paz de la Huerta assolutamente da recuperare in Enter the void e Boardwalk Empire.
mercoledì 8 maggio 2013
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come ha fatto a venirti il dubbio che noi si possa non aver capito? non succede mai, leggendoti... ;)
RispondiEliminaE comunque hiam-abbass sembra un'esortazione pugliese.
vado? vado.
hiam abbass, la mia milf preferita! esclamazione più campana che pugliese, direi: ma secondo te a me non era già venuta in mente? :D
Eliminasì, eh? :)
Eliminanonostante ghost dog sia uno dei miei preferiti, questo non sono mai riuscito a vederlo tutto. troppo noioso.
RispondiEliminamagari riproverò, l'anno del duemilaemai :)
beh, dai, almeno per la curiosità di sapere dove va a parare...
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