Ci sono cose per le quali bisognerebbe avere pudore. Tipo, io non mi sognerei mai di sindacare sulle scelte di un astrofisico, è proprio qualcosa che non mi compete e che non capisco. Quindi perché mai il deputato della lega nord paolo grimoldi (scusate la volgarità) dovrebbe poter dire la sua sull'istruzione nel nostro Paese? Capita che a Usmate, pochi passi dal bdcdB (non mi faccio mancare i posti migliori d'Italia, io!), una maestra abbia letto a bambini di nove anni un passo de Il diario di Anna Frank in cui, fra le altre cose, la dodicenne «descrive in modo minuzioso e approfondito le proprie parti intime» (così denuncia il grimoldi, cosa che se non finissi in tribunale mi farebbe pensare che sotto sotto al leghista è venuto duro). Io ho letto quel libro. Tutti dovremmo leggerlo. A nove anni cogli alcune cose, a tredici ti rompe i coglioni, a venti ti commuove, a trenta fai finta di averlo letto, a quaranta lo regali, e via dicendo. Insomma fa la vita dei libri veri che raccontano storie importanti. In questo caso, una storia importante vera. E anche se vera non fosse, come ogni tanto salta fuori, sarebbe da leggere lo stesso. Inutile spiegare al grimoldi (ops, scusate di nuovo) che i suoi figli, di qualsiasi età, grazie a internet possono accedere come niente ad accoppiamenti tra cavalli e suini, e che criminalizzare il sesso nelle sue forme più elementari, vere, sane, serve solo a creare altri segaioli impotenti come lui (occazzo, ormai l'ho scritto). I bambini a nove anni (altro che dodici), vivaddio si toccano proprio come ti toccavi tu, caro il mio leghista del cazzo. E un'educazione sessuale senza pippe cattoliche e sensi di colpa rende i bambini uomini felici, appagati, liberi.
P.S. il titolo fa riferimento a un vecchio libro di Aldo Busi e nasce per un post che avrebbe dovuto parlare d'altro. Una cosa del tipo: buon compleanno di blog a me che sono andato via da libero dopo essere stato censurato per avere esposto un cazzo e che, a un anno di distanza, stavolta per amore di cronaca, mi sono ritrovato a esporne un altro, più sobrio, più ridotto, ma pur sempre un cazzo. Dite che ho scritto troppe volte grimoldi?
Che posso dire? Hai ragione. Punto. Appunto.
RispondiEliminaParole sante. Oh, dici che ho detto una parolaccia?
RispondiEliminaEspe