giovedì 26 febbraio 2015

l’occhio spento, il viso di cemento


Come promesso a Fascino, l’amico immaginario di poison (lui non ha un blog, che io sappia), domenica mattina sono andato nella multisala comoda non ancora corrotta dall’intervallo, per vedere, insieme a una decina di insonni, mentre tutto intorno era carnevale (giuro!), bambini pazzi per i Pokémon e coppiette in astinenza davanti alle sfumature di grigio, Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza. Ora, il regista svedese Roy Andersson me la può contare da qui a infinito che per il titolo si è ispirato a al quadro Cacciatori nella neve di Pieter Bruegel il Vecchio (fascino e paura i dipinti suoi e del figlio, per me, da sempre): a me sembra un’adorabile presa per il culo di certi polverosi titoli da cineforum anni Settanta. Sbaglierò? Chissà. D’altra parte Andersson gioca e si diverte, non ci sono dubbi. Diviso in brevissimi capitoli in campo lungo, fisso, il film alterna sghignazzi e perplessità, come una versione ripulita e colta di Cinico Tv. Inizia con un delizioso terzetto di episodi sulla morte e prosegue con, tra gli altri, un tizio che ha perso un appuntamento di lavoro, un bar dove un vecchissimo sordo passa le sue giornate a bere, la fine dell'amore di un'improbabile coppia di ballerini, il gayo re Carlo XII che si avvia e torna verso una sconfitta in battaglia (ma lui e la truppa sono totalmente anacronistici rispetto al resto) e, soprattutto, una coppia di disadattati venditori di vecchi e assolutamente non divertenti scherzi di carnevale. Il tutto sulle note di John Brown's body, le cui parole cambiano continuamente in base al contesto. Siete scappati? Io direi che è il caso di dargli un’occhiata, senza preconcetti e con una sana voglia di surrealismo. Il Leone d’Oro a Venezia mi sembra esagerato, ma mi è venuta voglia di vedere i primi due capitoli della sua "trilogia sull'essere un essere umano” (anche questo, a pensarci, un titolo fichissimo).

41 commenti:

  1. Il cinema Massimo ti viene incontro:
    Ven 27, h. 20.30 Una storia d’amore (En kärlekshistoria) (1970, 114’, v.o. sott. it.)
    Sab 28, h. 20.30 Giliap (1975, 130’, 35mm, col., v.o. sott. it.)
    Sab 28, h. 16.30 Canzoni del secondo piano (Sånger från andra våningen) (2000, 94’, v.o. sott. it.)
    Ven 27, h. 16.30/Dom 1 marzo, h. 18.30 You, the Living (2007, 94’, v.o. sott. it.)

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    1. eh, sabato si potrebbe fare. ma se il cinema Massimo mi viene incontro, gli do appuntamento a metà strada? :D

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    2. eh, dovresti parlarne con Massimo... :)

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    3. ma a proposito di sabato, non è che andate a vedere Vizio di forma?

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    4. guarda, ci sono delle possibilità, considerato che è uscito anche ai f.lli marx, che, come tu sai, è la nostra sala di riferimento del sabato sera... però io e la bionda abbiamo anche in programma una gita culturale al castello di Miradolo per la mostra di San Sebastiano , quindi non so...

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    5. fatemi sapere, ché se non mi schifate potremmo andare insieme :D

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    6. uff, a vedere Anderson con una esse!

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    7. appena riesco a parlare con la bionda ti aggiorno. di quanto preavviso hai bisogno?

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    8. mi va bene anche sabato a pranzo (abbiamo trasmesso «i cazzi nostri»)

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    9. ma "i cazzi nostri" non è il motivo per cui laggente aprono i blogghe?

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    10. sì, ma non abbiamo detto niente di interessante o compromettente. ops, beh, sì, come la maggior parte dei blogghe, in effetti

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    11. In effetti, io non esisto se non nella mente di Poison, sono il suo cigno nero :-D. Titolo a parte, che ricorda quelli che mettevano a Truffaut negli anni '70, il film mi incuriosisce molto, anche se non ho grandissime aspettative, cosa confermata da quello che ho percepito in giro. Però, al di là di tutto, a me il surrealismo piace, sarà per la mia condizione di eteronimo poisoniano...adesso cerco un cinema che lo trasmetta anche qui in laguna...grazie Danty, adesso sei libero :-D

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    12. è stato un piacere! se hai altre richieste, non hai che da chiedere

      p.s.: che brutta immagine tu cigno nero di poison! che brutta cosa Il cigno nero, a dirla tutta :D

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    13. in effetti ci ho pensato pure io, ma nella forma "un cigno nella mente di un'oca..."

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    14. Che poi, più che cigno potrei essere una gru :-D

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    15. neanche il creatore di Spongebob sotto acido potrebbe partorire delle robe così. perché vi drogate? e, soprattutto, perché ve la tenete tutta per voi?

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    16. Io vado a Miradolo Domenica 8, venite tutti con noi!
      E magari Sabato se al fidanzato interessa ci aggreghiamo per Vizio di forma, Fascino credo sia più un Pink Flamingo, data la secchezza dei suoi arti inferiori... :-))

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    17. io domenica non posso, ahimè. Fascino, a 'sto punto vogliamo una foto, se non altro per provare la tua esistenza

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    18. Danty, sono peggio di Pynchon e Banksy, non esisto! Tiz, è colpa mia, dovevo prenderti a calci nel culo quando avevo l'occasione :-D

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    19. Ah, ma noi abbiamo la testimonianza della sua esistenza in vita, foto davanti al Castello di Bard!

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    20. @Fascino: sembri un ragazzo pronto e reattivo, ma talvolta esiti, in preda a remore e si rivelano dei boomerang! :-D

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  2. Beh, io non c'entro, mi ha partorito la mente di Poison...

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  3. Dopo aver letto i fatti vostri che sono sempre un piacere, ti commento il film dicendo che sì, è stralunato e non sense quanto basta e la voglia di vedere il resto della trilogia di Andersson mi è venuta.
    Soddisfatta questa, ahimé, mi è sembrato di vedere sempre lo stesso film, con lo stesso schema e sketch e la stessa aria tra l'assurdo e l'autoriale.. insomma, ci sono rimasta un po' meh, per quanto si rida/si rifletta/si storca il naso.

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    1. vero, dopo un po' mostra la corda, ma è un esperimento affascinante

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  4. Premesso che non ho (ancora) visto altri film di Andersson, a Venezia ho subito scommesso che questo film avrebbe vinto il Leone d'oro... più che altro per il suo stile 'nonsense', pieno di humour nero e situazioni assurde, una specie di Kaurismaki "cattivo". Mi ha intrigato fin da subito. E poi non dimentichiamoci che senza la vittoria a Venezia probabilmente non sarebbe mai stato distribuito in sala...

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    1. Kaurismaki, specie agli esordi, era persino più cattivo ;)
      sicuramente, sì, Andersson senza la vittoria a Venezia non l'avremmo mai visto al cinema

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    2. Non ho ancora visto il piccione, ma confermo che Kauri era tremendo agli esordi...si è ammorbidito molto con Le Havre (prima si era ammorbidito solo un po').

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  5. Io come al solito mi sono fermata al pettegolezzo. Poison ha un amico immaginario?

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    1. uh, ma oggi è gran festa! ciao only, che bello leggerti da queste parti! sì, poison e la Tiz hanno un amico immaginario. che vuoi fare, so' ragazze...

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    2. Ci tengo a precisare che ho colto anche la citazione colta del titolo.

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    3. Eh, vabbè, ti piace anche vincere facile, cita gli Elii ogni 3 x 2... :)

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    4. eh, ma ci stava a fagiolo, basta vedere il film per rendersene conto. e poi c'è il piccione anche lì... e insomma, secondo me le canzoni degli Elii sono la risposta alle domande dell'universo, altro che 42

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    5. tra l'altro, sai come si dice «ci sta a fagiolo» in Puglia? «ci sta a piccione». vedi che tuttto torna?

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    6. Io dico che 42 resta la risposta migliore a tutto, anche alle domande non poste! :-)

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    7. Gente che se non le chiedi l'età, per esempio...

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  6. Continuate a non rispondere sull'amico immaginario...

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  7. Io non ho Fascino ahimé, son passata a vedere che diamine ci ha fatto qui sulla panchina il piccione...

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    1. che tu non abbia Fascino inteso come amico immaginario dalle gambe secche sarebbe cosa auspicabile :D :D :D

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