Prendete carta e penna. O comunque sia segnatevi ‘sta dritta, o voi che state a Torino e dintorni: cineteatro Baretti, avamposto (multi)culturale di una zona multiculturale, dove si dà ottimo cinema pressoché invisibile a prezzi popolari. Anche la stagione teatrale promette bene, vi saprò dire. Ché, insomma, io e la ms non ci siamo fatti mancare nulla nel weekend pur di sconfiggere l’uggia. E tra mostre (Eve Arnold a Palazzo Madama e il Novecento russo all’Archivio di Stato), pause mangerecce e cinema al plurale (visto anche Nebraska, ma ne parliamo domani), c’è stato spazio anche per Arrugas. Che è un cartone animato spagnolo, tratto dall’omonimo fumetto di Paco Roca e diretto da Ignacio Ferreras, già tra gli animatori del meraviglioso L’illusionista di Sylvain Chomet. Vincitore di un fottio di premi internazionali e di due Goya, bellissimo e, forse in quanto tale, visibile soltanto a capocchia in giro per l’Italia per un paio di giorni e nulla più distribuito da quei volenterosi di Exit med!a. La storia, per dirla con Paolo Conte, raccontata ci può perdere: si parla di case di riposo, di vecchiaia, di Alzheimer. A far da contraltare a una grafica pressoché essenziale, una ricchezza di idee sorprendente e una levità davvero profonda (non saprei come altro spiegarlo). E ci si commuove tanto, senza sosta né vergogna, almeno a partire dalla scena delle nuvole. Portatevi un tot di fazzoletti.
lunedì 20 gennaio 2014
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Azz, volevo vederlo, mannaggia! Al cine Baretti ho recuperato invece "Bomber", storia non dissimile da Nebraska, tra l'altro, in v.o. Posticino meritevole di molta pubblicità.! :-))
RispondiEliminaassolutamente sì, non a caso ho messo il link. da tenere d'occhio!
Eliminaè lì nel mucchio, appena mi scatta un'insana voglia di tristezza (aggiuntiva) lo affronto.
RispondiElimina"aggiuntiva" non va bene manco per niente però...
Eliminaeh, lo so. ma prima o poi passa.
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