Certo che alle 8 del mattino sarebbe stato più fico, colazione e via, con Poison, la Tiz e pochi altri eletti. O anche tanti, ché secondo me se l’avessero dato al Massimo o in qualche cine radical chic ci sarebbe stata la coda fuori. E invece la versione integrale di C’era una volta in America è stata proiettata per quattro sere (e solo sere... che città ancora così provincialotta, porcazzozza!) nei due Uci torinesi. Di sabato, evitando il centro e preferendo la periferia (ma tanto la sostanza non cambia: truzzi a manetta, puzza di popcorn, persino una coppietta che chiusa in macchina davanti a un muro mica limonava, no, si strafogava di patate fritte mosce e unte che mi sentivo le mani sporche per loro), io e la ms siamo andati in quel di Beinasco. O meglio nel suo poco distante non luogo. E lì, comunque, spente le luci, finiti i 20 minuti di trailer e pubblicità di merda (è difficile fare delle robe più brutte, giuro), beh è iniziata l’emozione, peraltro condivisa con una ms felice della scoperta. Che dire? Le scene aggiunte dicono tanto, non puzzano di operazione commerciale. E io quel film lì lo conosco quasi a memoria. Soprattutto alcune sequenze, quelle che tutte le volte come fai a non piangere? Infatti stavolta non ho pianto. Ero troppo gonfio di tante cose tutte insieme. Perché la scena della charlotte russa con panna, quella di lui che spia lei da ragazzini e poi la lettura del Cantico dei cantici con una Jennifer Connelly mai più così bella, la morte di Dominic («Noodles, sono inciampato»), quella cena romantica che finisce con una violenza interminabile che vorresti dire basta, cazzo, non lo capisci che così è finito tutto?, e poi il confronto finale tra Noodles e Max... insomma meraviglia delle meraviglie. Ho amato persino l’interminabile, iniziale trillo del telefono che mi ha fatto odiare per sempre quel suono maledetto. Però James Woods truccato da vecchio è tal quale Bossi post ictus. Vent’anni prima che succedesse. Quando si dice la magia del cinema.
mercoledì 31 ottobre 2012
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permettimi l'aggiunta sul non tema del post: woods truccato da vecchio è anche simile a guzzanti truccato da bossi (e però la somiglianza con bossi da solo io non l'avrei mai trovata mi sa)!
RispondiEliminaè vero! ;)
EliminaQuando ero andata a informarmi alla cassa per sapere dell'esistenza di un improbabile matinée avevo visto gente in coda alla cassa che già mangiava pop-corn.
RispondiEliminaMa come minchia fai, io mi domando?
non so, quando quella specie di odore di burro sintetico mi sbatte sulle narici mi sale sempre un po' di nausea
EliminaI pop corn n o n s i f a n n o c o l b u r r o! Si fanno con l'olio della puglia! Oh!
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