Ali ha la moglie in galera, un figlio piccolo che non sa come trattare e non ha un soldo. Si trasferisce a casa della sorella, trova lavori sempre peggiori (da buttafuori a “piazza la telecamera a sgarrupo così licenzio qualcuno”) e a tempo perso vince incontri di menadovetipare. Stéphanie, di giorno addestratrice di orche, di sera provocatrice a salve di maschi repressi, perde le gambe in seguito a un incidente. Ruggine e ossa (Il sapore è quello del culo dei titolisti italiani) è la storia della strana unione delle loro disperazioni che si trasforma in amore: siete già scappati? E fate male: Jacques Audiard si conferma un ottimo narratore, non c’è pietismo né melodramma, le lacrime (almeno per quanto riguarda il sottoscritto) scorrono solo sul finale. Ah, Marion Cotillard è meravigliosa, ma questo lo si sapeva già.
martedì 9 ottobre 2012
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uff. che non so se c'ho voglia di piangere.
RispondiEliminavero è che tu piangi più di me.
vai, merita. e se ho pianto poco io, magari a te non viene neanche un po' di magone
Eliminami stai dando della carogna senza cuore? :)
Eliminaesagerata!
Eliminacarognetta?
Eliminacarognina, va
Eliminaandata. :)
Eliminavolevo informarti che non ho lacrimato.
Eliminavedi che avevo ragione?
Eliminaperò mi è piaciuto molto, eh?
Eliminadai che questo audiard me lo sparo, mi hai convinto, poi se c'è la cotillard....
RispondiEliminacome succede spesso, hai colto lo stesso senso che ci ho colto io (e però confesso che l'ho visto perché mi ha convinto la tua rece e un paio di cose che ho letto su ciak). non ho pianto, e io sono uno che piange molto, ma mi è molto piaciuto.
RispondiEliminaps mica avevo capito che la moglie era in galera. la davo per dispersa o morta o affanculo.
mah, se non ho capito male sì, è in galera. all'inizio si dice che l'hanno presa per spaccio
Eliminasi avevo capito dello spaccio e della droga sicuro. sicuro che mi son perso qualcosa per stanchezza, curiosamente all'inizio, ché poi mi son svegliato
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