giovedì 11 ottobre 2012

u bbuène ièsse e u male trase


La locandina mi ispirava, Gabbriellini regista mi incuriosiva (chissà se da qualche parte si può recuperare B.B. e il cormorano), ma più di tutto era il ritorno al cinema del Giannone nazionale che mi ha spinto a vedere Padroni di casa. Ché Morandi è una strana creatura, e questa sua ennesima reincarnazione mi sembrava meritevole di credito. Non sono rimasto deluso: è vero che Gabbriellini poteva spingere di più sui toni cupi, rendere il tutto maggiormente inquietante e claustrofobico (specialmente su un finale che scorre via troppo in fretta), ma se la cava piuttosto bene evitando le trappole televisive del thriller di provincia. Se Morandi funziona a intermittenza come la Bruni Tedeschi, Germano e Mastandrea sono perfetti come fossero fratelli davero davero; molto azzeccata la scelta dei comprimari. 

3 commenti:

  1. ho preparato la mia "critica" e l'ho schedulata per domani; come spesso accade, siamo d'accordo. detto questo, BB & il cormorano lo vidi, e lo trovai molto felliniano, col dovuto rispetto. voglio dire, molto diverso da questo film. si vede che ama un sacco di cinema, e credo abbia delle idee. e poi prendi tutto quello che dico con le molle, che sono di parte!

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    1. sono convinto anch'io che abbia delle buone basi frutto di buone visioni cinematografiche

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  2. Visto ieri sera. Non mi ha entusiasmato. Non posso dire che sia brutto, ma mi ha infastidito. E io non sopporto i film che mi infastidiscono.

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