mercoledì 3 dicembre 2014

premio cos’hai trovato in lui di tanto bello


Ragazzi, avete sulla coscienza due ore della mia vita. Perché dopo aver saputo che è piaciuto a William Friedkin e dopo averne tanto letto in giro, uno dei primi film del Tff che ho pianificato di vedere (peraltro in concorso, esticazzi!) è stato The babadook della regista Jennifer Kent. Horror australiano che qualcuno, credo un genio (voglio conoscerlo e stringergli la mano), ha definito un incrocio fra Shining e Mamma, ho perso l’aereo. Che dire? Il film parte bene, benissimo. E mi sono messo nei panni dei genitori di bambini dell’età del protagonista che sicuramente saranno tornati a casa con l’angoscia. Ma man mano che la storia proseguiva mi sono sentito come uno che va al ristorante, gli mostrano astice, ostriche e tartufo, ordina il piatto speciale e gli rifilano una pizza margherita. Tutta la carne al fuoco messa durante la prima ora e rotti di film, tutte le congetture, le esche piazzate qua e là, il marito morto, lei che un tempo scriveva favole… si risolvono in una discreta, risibile stronzata che, a mio parere, non si capisce dove voglia andare a parare. Il libro al centro della storia è bello, sì. L'insopportabile bambino che urla per tre quarti della pellicola (più per attirare l'attenzione della povera madre che per paura) e a cui (spoiler) non succederà purtroppo nulla di male, è interpretato da un bravissimo Noah Wiseman.


P.S.: è il 3 dicembre e sono ancora vivo. Magari un po' di jet lag psicologico, qualsiasi cosa significhi, ma sono ancora vivo.

3 commenti:

  1. Delusione del tff! Un horror-non-horror con mostro-non-mostro, bambino insopportabile (bravo l'attore bambino a renderlo tale, concordo), se era un modo per dirci che si può sopravvivere ad un dolore grandissimo va bene, ok, capito, però il film rimane una delusione.

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  2. Io l'ho adorato talmente tanto da aver già pre-ordinato il pop-up!! :D

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