mercoledì 28 marzo 2012

… ma io dico che la colpa è nostra


Tutto (?) questo parlare di destra e sinistra mi ha fatto venire in mente M. Non M. il mio amico primo, M. che mi è stato molto vicino nella mia parentesi milanese di tott'anni fa. M. che, per distinguerlo da M., chiamerò M. il fico. Perché all'epoca così mi sembrava. Perché aveva una casa semplice ma bella (e io abitavo da mio fratello), perché gestiva un negozio di dischi (e io più o meno mettevo insieme due soldi a fine mese), perché aveva una fidanzata fica (e io mi disperavo per una disperata) la quale mi iniziò ai piaceri delle canne una sera, così, a tradimento, mentre apparecchiavo la tavola in attesa della partita in tv. Eppure io e M., ci dicevamo sempre, in altri tempi saremmo stati ai lati opposti della barricata. Lo psiconano era appena venuto fuori, sembra cent'anni fa. Chissà oggi M. cosa fa e dove sta. Chissà se, dai due lati opposti, su certe cose la penseremmo così diversamente.

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