giovedì 12 maggio 2011

noi non giuriamo niente perché non c'è bisogno


E poi scopro che ci sono persone a cui tengo che ancora non lo sanno. E mi dispiace, e subito scrivo «Sì, è vero, finalmente». Poi vado a casa a spaccarmi la testa sugli ultimi titoli del quiz di Moretti – non so ancora che mi apparirà in sogno l'arcangelo Jennifer Beals ad accendermi una lampadina che con lei poi non c'entra quasi nulla – e mi telefona il mio amico A. E la moglie di A., stretta nel pianerottolo della sua mediocrità, non si trattiene e mi dice «Scommetto che tempo un anno vi sposate». Non la sfiora il sospetto che potrei portarle via ogni bene materiale, se ne avesse. Non la sfiora l'idea che se non mi sposo non è per paura, perché così posso fare il cazzo che voglio, perché non voglio avere responsabilità. Non mi sposo perché mi fa ribrezzo l'idea del contratto. E perché trovo il tutto ridondante come una pioggia di aggettivi in una frase di due righe. Come se condividere giorno dopo giorno la propria vita con la persona che si ama sia uno scherzo se non c'è di mezzo il circo dell'abito bianco. Come se una donna che cambia vita e città per stare con te dovesse ancora dimostrarti che ti ama con un anello e due confetti. A. moglie di A., sai che ti dico? Ma vaffanculo.

P.S.: questo post era sparito nel blackout di blogspot, i commenti sono stati fagocitati. Se avete voglia, riscriveteli.

9 commenti:

  1. A chi ragiona per istituzioni confezionate (tipo A. moglie di A.) un vaffanculo anche da parte mia, che morirò povera e diseredata da mia madre perché mi rifiuto di piegarmi ai "sacramenti" nuziali. Amen.

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  2. :)
    un vaffanculo sincero non si nega a nessuno, di questi tempi... Che poi io fra A. e A. che non conosco e A. e A. che conosco sia andata un attimo in confusione e' un altro discorso... ma sono contenta assai per voi. Finalmente. ;)
    (poison)

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  3. sai cosa? io a un ri-matrimonio ci penso, e non perché io sia un fanatico del contratto, ché resto convinto che gli impegni che prendi siano validi a prescindere dal fatto che esista un documento che li formalizza. al contrario, ci penso proprio per mettere un piedino all'interno delle convenzioni e farci entrare qualcosa di meno convenzionale. così forse, un po' alla volta, stili di vita non omologati diventano più visibili. e hanno una sorta di riconoscimento istituzionale, una pari dignità. imho.

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  4. Non mi sposo perché mi fa ribrezzo l'idea del contratto...

    Decisamente convenzionale.

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  5. mia: qui il problema non è essere convenzionali o meno. è una questione di principio. non mi interessa essere originale, mi sembra ridicolo che il comune debba sancire ufficialmente la mia unione con una donna. se credessi in dio mi sembrerebbe molto più "vero" sposarmi in chiesa, almeno quello sarebbe qualcosa di concettualmente un po' più elevato di una firma notarile

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  6. cento di queste consapevolezze :)

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  7. Se non giri la palla kitsch non nevica: A. non può pensare che sia A. a dover dimostrare ancora qualcosa, ma A. Non hai mai studiato la partita doppia eh? Aiuta, sai. Infatti io sono stata rimandata in ragioneria.

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  8. Bello, altro che "mi vuoi sposare"..

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