Cosa c'è di peggio di un videogioco con cui non puoi interagire? La legnosità (d'accordo, è voluta) di Emily Browning? Le sentenze sputate da uno che si chiama Il Saggio ed è interpretato da Scott Glenn stile Kwai Chang Caine? Io volevo bene a Zack Snyder, ho apprezzato (e poi amato) Watchmen e m'è piaciuto anche 300. Ma stavolta non ce la posso fare. Sucker punch parte da un'idea interessante e, dopo un bell'inizio, funziona anche quasi bene finché gioca sui due piani paralleli ospedale psichiatrico-bordello; quando diventa un jukebox di playstation, l'abbiocco, inesorabile, colpisce più delle armi di Baby Doll.
venerdì 8 aprile 2011
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