Elena, confido in te per la comprensione del titolo, ché l'ho tanto cercato e meditato. Il film è London river di Rachid Bouchareb. Che è un compitino ben fatto, troppo. Uno di quei temi su razzismo e integrazione fra i popoli che a scuola farebbero il botto, ma che a me ha lasciato un po' così. Però, che interpretazioni! Brenda Blethyn, perfetta campagnina, e la buonanima di Sotigui Kouyaté, maschera eccezionale, uno che con gli sguardi dice tutto, anche più di un intero film. Uh, e viene tanta voglia di tornare a Londra. Quella meno turistica, quella che manca ai miei vent'anni.
giovedì 16 settembre 2010
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volemmose benone nella diversità
RispondiEliminaOT: oggi odio il mondo. sarà la stampante che non funziona?
di sicuro aiuta
RispondiEliminache culo che non ho la stampante... se non in ufficio... appunto.
RispondiEliminae infatti è quella dell'ufficio. è stata rieducata a suon di pugni e graffettatrici in testa
RispondiEliminaelena, come si dice superstronzafacciadiculomegabradipa in inglisc?
RispondiEliminano, ovvio, mica a te: roma, caput mundi, ministero disgrazia e ingiustizia
RispondiElimina(Dantès, off topic - più del solito, intendo - Brezsny ti ha lanciato una sfida impossibile :-D )
RispondiElimina(lo so, quell'uomo sta scherzando. o almeno credo)
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