C'è polvere, naftalina, puzzo di muffa, segatura, brillantina e scorregge stantie: lo spot che annuncia il reintegro del fondo unico per lo spettacolo e istituisce la giornata nazionale del teatro per il 27 marzo di ogni anno, è talmente vecchio da far sembrare avanguardia pura quello dei pennelli Cinghiale. Dopo aver visto la pubblicità, chi non è mai stato a teatro continuerà a non andarci, perché l'idea che ne viene fuori è didattica, noiosa, pesante e pedante, esattamente come il claim, un po' Amleto un po' no, affidato alla salma di Giannaletta: «Tante cose in cielo e in terra, il teatro per capire». E che vor di'? Che Gabriele Lavia prima o poi mi rivelerà il quarto segreto di Fatima? O che la Melato troverà le prove che dimostrano inconfutabilmente la mafiosità dello psiconano?
giovedì 3 dicembre 2009
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Oh Santa Brigida, non l'avevo ancora visto. Mettiamola così: a teatro continuerò ad andarci nonostante questo spot.
RispondiEliminaAmmazza che DUE COGLIONI!!!!! TRa l'altro mi fa ancora più invelenire il fatto che 'sta roba nefanda sarà stata pagata il triplo del valore medio di mercato per la produzione di uno spot. Come sempre succede quando il committente è pubblico. Vergogna.
RispondiEliminaOh, bello eh? ti fa venir voglia di fare qualsiasi cosa. andare a pagare le bollette in posta nel giorno di pagamento delle pensioni, andare a trovare tua zia, quella coi baffi e con l'alito che sa di topo morto con le superga ai piedi da una settimana e che ovviamente ha il vizio di baciarti. tutto, tranne entrare in un teatro.
RispondiEliminail 27 marzo noi faremo Sarto per signora di Feydeau: la mia battuta più impegnativa e di spessore è "mamma, mamma... sono tanto infelice".
RispondiEliminaA parte questo, nel mio piccolo paese, il teatro funziona assai, seppure vedi più o meno le stesse persone tra gli spettatori... Certo, gli spettacoli leggeri o musicali vanno alla grande, quelli più tosti un po' meno, ma c'è comunque un certo movimento. Tenere vivo il teatro si può, anzi si deve... magari promuovendo anche le piccole realtà locali che poi sono avvicinano gli spettatori anche a tutto il resto.
Non è nè brutto nè bello. E' qualcosa d'altro ancora. E' vecchio, semplicemente vecchio. Fa passare l'idea di un teatro concepito solo per pigri abbonati pomeridiani, una fotografia ferma e inutile buona solo per gente appagata. Il teatro vero, finchè se ne farà, si fa altrove. Ma che si pretende dal fido Letta?
RispondiEliminabionda: ho cercato di scoprire su internet quant'è costato ma naturalmente non se ne viene a capo
RispondiEliminased: perfettamente d'accordo. quanti ricordi sarto per signora! ricordami di farti gli auguri quando debutterai
je_est: esatto, è una roba decrepita. comunque tutto sommato poteva andarci peggio, al posto di letta poteva esserci bondi...
Ma allora Spatuzza? Vuoi dire che quello rischia la vita, per poi veder prendere tutti i meriti dalla Melato?
RispondiEliminahi hi hi.
RispondiEliminaE Proietti che pubblicizzava vestito da vigile il "raschio maschio" in Febbre da Cavallo? :D
vi voglio tanto bbene! :*
RispondiEliminaevaso: sai che non ci avevo pensato? che beffa crudele sarebbe!
RispondiEliminalinda: come dimenticarla? una piccola perla!
eri: ammmmmore! :*