- Per favore, accetti il mistero.
(A serious man, Joel ed Ethan Coen)
Parafrasando Vivian Mercier a proposito di Aspettando Godot, il nuovo film dei Coen è una commedia in cui non accade nulla... per un po' di volte. Giudizio negativo? Manco per niente, solo che la cosa più divertente di A serious man è il trailer. Si ride di gusto in un paio di occasioni (l'apologo iniziale e il responso del rabbino Marshak dopo il bar mitzvah sono due begli esempi), ma in realtà si tratta di una pellicola parecchio seria. Forse non ci ho capito niente, ma io l'ho vista (altro che Religiolous) come una critica ai danni irreversibili della religione. O forse è una sorta di summa della cultura yiddish privata del sarcasmo cui siamo abituati. Inevitabile ripensare alla celebre frase dello zoologo Desmond Morris: «Esistono 193 specie viventi di scimmie, con coda e senza coda. 192 sono coperte di pelo. L’eccezione è la scimmia nuda, che si è data il nome di Homo sapiens. Questa insolita specie di grande successo passa molto tempo a esaminare le motivazioni sue più elevate, e un tempo altrettanto lungo a ignorare con cura quelle fondamentali».
me lo vado a vedere stasera, ma non sei il primo che mi dice che non è così dvertente come il trailer lascia intendere, vedremo.. in ogni caso, ne usciremo alla grande! buondì
RispondiEliminaio ogni tanto dovevo sforzarmi di ricordare che erano i coen e non woody allen. e il corto iniziale è fantastico. a mio immodesto parere.
RispondiEliminapoison
oh sì, il corto è fenomenale
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