martedì 15 dicembre 2009

i segnali spesso non significano mai


«I ragazzini si vantano, un uomo no»
(L'uomo nero, Sergio Rubini)

Se il protagonista de L'uomo nero studia da Cézanne, Sergio Rubini studia da Eduardo. A proposito di paragoni azzardati, secondo alcuni cazzari «se Bari teniv Tornatore, iev 'na piccola Baarìa». Ma non bastano un lungo flashback, un bambino e una piazza del sud per fare due film uguali. Rubini vola più basso, gli interessa raccontare altro, e comunque vola davvero che è una meraviglia e a tratti commuove pure. Validi gli attori (persino Scamarcio che ormai mi convince quasi sempre, persino la Buy che appare per cinque minuti), bella l'idea delle apparizioni dei morti (che detta così... ma voi fidatevi e andate). Il finale, che sembrerebbe scontato a tre quarti, in realtà riserva ancora dieci minuti di sorpresa.


5 commenti:

  1. Devo assolutamente prendere lezioni di dialetto, tra le altre. Però, guarda:
    De a y lat. roticare, de rota: v. intrans. Dar vueta los carros en una curva.
    De a y lat. roticare, de rota: v. intrans. Aplícase a los carros cuando cambian de dirección o giran sobre las ruedas.
    De a y lat. roticare, de rota: masc. Giro que da el carro. Sitio en el que el giro se hace dificultosamente. Che tu dirai:che c'entra? ed io ti risponderò: enniente e poi me ne andrò a bere un bicchier d'acqua, per esempio.

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  2. P.s. E comunque. Se vuoi fare il caposettore inventanto ecc. ecc. ecc., ti cedo il posto. Che io ho un cuore grande così.

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  3. Che faccio, mi fido?
    Ma stasera tocca a "Tulpan, la ragazza che non c'era".
    Espe

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  4. L'ho già letta da 'n'artra parte questa... tra te e ganf mi farete diventare scema al quadrato.

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