Vi siete preoccupati che parlassi del nuovo film di quello sciagurato di Quentin Dupieux, eh? No, qui parliamo di Drogówka, film polacco campione d’incassi in patria, da qualcuno incautamente paragonato ai polar ma in realtà piuttosto diverso. Una carampana in fila dietro di me per il film successivo (che non sono riuscito a vedere, porca troia) sosteneva che c’è troppa violenza e troppo sesso. Mah. Un po’ di violenza sì. Ma la presenza di un cospicuo numero di puttane non fa sesso. Detto ciò, nel bel mezzo di un’orgia tra le squillo di cui sopra e un tot di politici polacchi e italiani grassi, pelosi e sudati che farebbero schifo a un piede (cit.), uno degli autoctoni dice a uno dei nostri: “È come il vostro bunga bunga”. Che, voglio dire, è sempre bello fare figure di merda all’estero… Ma veniamo al film: poliziesco di buona fattura, molto amaro ma che strappa qualche risata, con eccesso di riprese con telecamerina a mano ma ottimi interpreti. La trama non è il massimo dell’originalità (piccole e grandi corruzioni all’interno di un dipartimento di polizia stradale con omicidio che scoperchia di tutto e di più), ma la pellicola di Wojciech Smarzowski merita la visione.
sabato 23 novembre 2013
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Non sei riuscito a entrare in sala? Maddai....! :)
RispondiEliminasono d'accordo, è un film che merita, è il terzo film, che vedo, del giovane regista polacco, mai deluso
RispondiEliminaa questo punto proverò a cercare gli altri
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