mercoledì 29 febbraio 2012

ohana


Oscar alla migliore sceneggiatura non originale (categoria nella quale, comunque la si pensi, la vittoria di Hugo avrebbe avuto un senso), Golden Globe come miglior film drammatico, premi vari a Shailene Woodley la cui interpretazione consiste nell’immobilità di una donna in coma: in preda a una sorta di allucinazione collettiva, in tanti sopravvalutano ancora una volta l’onesto cinema di Alexander Payne. L’indipendente della porta accanto non ha fatto un brutto film (non erano brutti neanche i precedenti), ma un film che ti fa incazzare perché avrebbe potuto essere decisamente migliore. Insomma con qualche lacrima in meno, senza i ruffiani titoli di coda, con un Clooney meno gigione che non renda (involontariamente?) comici alcuni momenti drammatici, Paradiso amaro (tradurre con Gli eredi no, eh? eppure in quel titolo ci sarebbe stato tutto) ci avrebbe guadagnato parecchio. Notevoli l’idea di base, l’ambientazione hawaiana e buona parte del cast, in particolare la piccola Amara Miller e lo stuolo dei cugini guidati da Beau Bridges e dal “muto” Michael Ontkean.


9 commenti:

  1. ma le lacrime sono quelle che non riesci a trattenere a causa della fastidiosissima colonna sonora?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ma sai che invece secondo me ci stava bene?

      Elimina
    2. non nego che in un film ambientato alle hawaii la musica hawaiana ci potesse stare (bene). altrimenti dove la vogliamo mettere? che in un film sull'estinzione dello scoiattolo dei balcani stride un po'... che però sia gradevole all'udito... come dire, anche no. :)

      Elimina
  2. la penso tutto all'opposto.
    shailene woodley strepitosa, musiche hawaiiane agghiaccianti! :)

    e la sceneggiatura di hugo capretto è davvero tra le più prevedibili degli ultimi anni...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. la musica quella è, come dice giustamente poison...

      quanto a hugo cabret, se si parla di adattamento forse bisognerebbe considerare soprattutto la capacità di trasformare il linguaggio letterario in film. quindi viva hugo :)

      Elimina
  3. "Ohana vuol dire famiglia e famiglia vuol dire che nessuno viene abbandonato o dimenticato"... :)

    RispondiElimina
  4. interessante il tuo punto di vista che però non condivido in toto, cmq shailene woodley tra un paio d'anni diventerà una figa della madonna!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. mah, mi sembrava più espressiva la moglie che in coma lo era sul serio. ma temo che il problema nasca dalla prevedibilità del personaggio. comunque penso anch'io che tempo un paio d'anni sarà notevole

      Elimina