- Diceva cose tremende, diceva che devo morire...
- È la prima volta che sono d'accordo con un uomo di potere.
(Figli delle stelle, Lucio Pellegrini)
C'è una scena salvatoregna a un certo punto del film di Pellegrini, ed è quella in cui, frugando tra i vecchi dischi dello chalet di montagna, Favino mette su il 45 giri di Alan Sorrenti. Scena pericolosissima, ché ci voleva niente a renderla patetica oltre che già vista. Incredibilmente non lo è, guardare per credere. Anzi, è forse la più triste e la più cruda. Quella che smorza le risate fatte fino a due minuti prima. E che passa in rassegna come ai raggi x quella che fino a quel momento era solo una buona, fedele foto di gruppo di un paese post tutto, forse anche post psiconano, comunque ferito negli affetti, tutti. Figli delle stelle punta alto ma non ci riesce. Eppure è figlio sano e discretamente forte della nostra migliore commedia di costume. Di questi tempi, buttala via...
ma ci pensavo ieri, chiedendomi com'è che i film italiani non mi si tatuano addosso come altri. buh...
RispondiEliminacommento a cazzo, che a far gli o.t. son buoni tutti.
RispondiEliminama quanto amo quella canzone? non sto parlando di a.sorrenti, ma di r.vecchioni.
è una delle sue più belle. ma perché dopo i 400 colpi nessuno ha pensato a un decreto legge per vietare film che finiscono in riva al mare? e dopo harry ti presento sally uno per vietare film che finiscono a capodanno e dintorni? ci sono punti alti e di non ritorno che bisognerebbe rispettare. o no?
RispondiEliminaah. harry ti presento sally finisce a capodanno? ma tu pensa...
RispondiEliminaIn sintonia con ms, l'ultimo italiano che mi ha veramente toccato, nello specifico mi ha infilato un pugno nello stomaco, è un film del 2004.
RispondiEliminafilippo: va' a vedere la pecora nera. e qual era il film del 2004? mica puoi cavartela così...
RispondiEliminaQuesto
RispondiEliminaso che ti darò un dolore, ma in certi momenti mi lasciò un po' così, in altri non mi piacque per nulla. il libro me lo regalarono più o meno nello stesso periodo, ma non l'ho ancora letto. non so, prima o poi toccherà anche a lui
RispondiEliminadantès, se può fregartene qualcosa anche a me nontimuovere non fece impazzire, nè ho letto il libro. nè nessuno me l'ha mai regalato, fra l'altro. a questo punto posso pure dire che il mio film italiano toccante è del 1979.
RispondiEliminaQuesto è esattamente il motivo per cui speravo di cavarmela così.
RispondiElimina1979? cioè? (esagerataaa)
RispondiEliminae sarà colpa mia se sono antica! uff. e io che già ti vedevo lì che provavi a indovinare... dai, quanti film saranno usciti nel 1979? ah ah ah ah
RispondiEliminavabbè, dai, son buona: "la luna", di bertolucci. grazie a quel film ho pure scoperto che tomas milian non era solo nico giraldi. e confesso di esserci rimasta anche un po' male. avevo pur sempre 15 anni. ;)
oh, la luna! ricordo di averlo visto verso le due di notte su telemontecarlo in attesa della diretta della notte degli oscar. minchia com'ero gggiovane (in tv sarà stato l'89, però...)
RispondiEliminama sai che però era uno dei titoli che mi erano venuti in mente? gggiuro
RispondiEliminapensa che io lo vidi al cinema coi miei genitori. va a capire.
RispondiEliminacon i miei il massimo dello scabroso è stato sotto sotto con la futura signora psiconano in un triangolare tra montesano e luisa de santis
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