Lo dico? Lo dico. Per me La pecora nera è uno dei più bei film italiani del 2010. Celestini lo conoscevo di faccia e poco altro, mai visto a teatro (recupererò), spulciato in tv. Un film sul disagio mentale mi faceva pensare a una roba grama. Tratto da uno spettacolo teatrale mi faceva immaginare una regia piatta di una roba grama. Nulla di tutto questo. Perché il film funziona, anche con la voce fuori campo, anche con i flashback continui. Celestini si muove come supermariobros in mezzo a tutti i pericoli di un'opera prima che parla di disagio mentale ed è tratto da uno spettacolo teatrale senza cascarci mai. In sovrapprezzo, parla di cose serissime con il dono della leggerezza. Tirabassi, ha ragione quello lì, è uno su cui si dovrebbe puntare di più.
martedì 5 ottobre 2010
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in italia? vuoi che in italia puntino di più su uno bravo? solo giocando a freccette, forse.
RispondiEliminaUh, se lo dice lei, dottor Piazza, me lo segno.
RispondiElimina(puntare di più su Tirabassi)
Fatto!
Il titolo mi prende bene. Vuoi vedere che questo lo vedo anch'io?
RispondiEliminaSeguo Celestini da un bel po' e ci ho pure parlato un giorno. Secondo me è un genio. Ora che lo sai spero tu possa riposare bene questa sera :)
RispondiEliminami sono innamorata di Celestini una domenica di agosto quando la tivvù decise di riempire un buco pomeridiano con il suo spettacolo Scemo di Guerra. Poi non ho più smesso di cercarlo, l'ho inseguito in turnè e l'ho beccato in teatro a Prato con Lotta di Classe. Dulicis in fundo ho una foto con lui in stazione a Roma, stava partendo, io arrivavo. E'di una timidezza disarmante.
RispondiEliminaOra, dimmi, sei invidioso? :)