lunedì 19 luglio 2010

aquile drag queen


Mentre scorrevano le immagini di My son, my son, what have ye done? pensavo che dev’essere bello divertirsi a destrutturare un genere, rivoltarlo come un calzino, specie quando ci si riesce. Dopo aver decolpevolizzato Il cattivo tenente, Werner Herzog si è buttato quasi contemporaneamente e con una parte degli stessi attori in questo piccolo film girato in digitale che torna a bazzicare il poliziesco americano, infilandoci omaggi e affettuose prese per il culo al produttore David Lynch. Risultato godibile, colonna sonora sufficientemente folle, cast impeccabile, perfetti Grace Zabriskie (che era anche mamma di Laura Palmer), e Brad Dourif che, nella parte dello zio vaccaro, ha alcune delle battute più divertenti. Il film per ora è quasi invisibile: forse uscirà ufficialmente il 10 settembre. Fino a domenica prossima, però, si può vedere al Massimo di Torino in originale con i sottotitoli.

P.S.: una volta guardavo Chloë Sevigny e pensavo fosse la versione fica della mia prima fidanzata. Poi ho visto The brown bunny. E da allora mi fa pensare a tutt’altro...

7 commenti:

  1. mamma mia, quel pompino ormai è un'ossessione!!! ;)

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  2. che vuoi fare, sono sempre sensibile a certi argomenti!

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  3. Il 40% dei soggetti maschili che conosco ricordano quel film. Diventerà un cult come il Postalmarket.

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  4. è che di un film così brutto non si poteva che tenere in mente la cosa migliore

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  5. Considerato che il film è quasi invisibile, al Massimo di Torino ti hanno dato gli occhiali dell'Euronova?

    espe_kunz_kunz

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  6. come kunz hai kunz fatto kunz a kunz indovinare kunz?

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  7. Ce li ho anch'io, quegli occhiali. Non è che si veda proprio tutto tutto. Al Massimo, rinforzano l'intuito.

    espe_rta

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