Al concerto di Elio e le Storie Tese con quattro più o meno ventenni. Tre interessantissimi esemplari, uno un po' più anonimo. Il primo mi ha fatto scoprire la tipologia più comune degli spettatori dei concerti degli Eelst (e cazzo, aveva ragione), il fratello più giovane ci teneva a farmi capire che non era minchione come i suoi coetanei (e in effetti...), la fidanzata del meno interessante mi insegnava tecniche di vendita (già le conosco, ciccia, anche se non lo faccio di mestiere). Ma soprattutto, tutti e quattro mi vedevano come uno di un'altra generazione. E scusate eh, ma... col cazzo: la prossima volta, se trovo la “mia” generazione vi telefono.
domenica 25 luglio 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
I'm just talkin' 'bout my g-g-g-generation ...
RispondiEliminaUhm, e come sarebbe la tipologia più comune degli spettatori degli Elii? No, perché io ci son stata qualche settimana fa e mi sentivo anche io di un'altra g-g-g-generation.
Quella è la generazione di Mr cì. Beat'a lui, mi verrebbe da dire. Ma sto zitta. E' meglio.
RispondiEliminasandali: diciamo che abbondavano i nerds con la faccia da smanettoni...
RispondiEliminams: forse sì. beatallui, mica che stai zitta ;)
La tua generazione sta coriandolata in giro. Soffia il vento, la sposta qua e là. Rotolando mostra ora un colore, ora un altro. Peccato sia luglio.
RispondiEliminaEspe_ntenne
ho l'impressione che tu abbia scritto una cosa molto bella. gongolo
RispondiEliminaMi stai dando del nano?
RispondiEliminaespe
non oserei mai, neanche se tu dessi pacco martedì :P
RispondiEliminasnort
RispondiElimina