Mentre scorrevano le immagini di My son, my son, what have ye done? pensavo che dev’essere bello divertirsi a destrutturare un genere, rivoltarlo come un calzino, specie quando ci si riesce. Dopo aver decolpevolizzato Il cattivo tenente, Werner Herzog si è buttato quasi contemporaneamente e con una parte degli stessi attori in questo piccolo film girato in digitale che torna a bazzicare il poliziesco americano, infilandoci omaggi e affettuose prese per il culo al produttore David Lynch. Risultato godibile, colonna sonora sufficientemente folle, cast impeccabile, perfetti Grace Zabriskie (che era anche mamma di Laura Palmer), e Brad Dourif che, nella parte dello zio vaccaro, ha alcune delle battute più divertenti. Il film per ora è quasi invisibile: forse uscirà ufficialmente il 10 settembre. Fino a domenica prossima, però, si può vedere al Massimo di Torino in originale con i sottotitoli.
P.S.: una volta guardavo Chloë Sevigny e pensavo fosse la versione fica della mia prima fidanzata. Poi ho visto The brown bunny. E da allora mi fa pensare a tutt’altro...
mamma mia, quel pompino ormai è un'ossessione!!! ;)
RispondiEliminache vuoi fare, sono sempre sensibile a certi argomenti!
RispondiEliminaIl 40% dei soggetti maschili che conosco ricordano quel film. Diventerà un cult come il Postalmarket.
RispondiEliminaè che di un film così brutto non si poteva che tenere in mente la cosa migliore
RispondiEliminaConsiderato che il film è quasi invisibile, al Massimo di Torino ti hanno dato gli occhiali dell'Euronova?
RispondiEliminaespe_kunz_kunz
come kunz hai kunz fatto kunz a kunz indovinare kunz?
RispondiEliminaCe li ho anch'io, quegli occhiali. Non è che si veda proprio tutto tutto. Al Massimo, rinforzano l'intuito.
RispondiEliminaespe_rta