La prima cosa che ho pensato dopo i primi cinque minuti della versione televisiva di Romanzo criminale è stata «Sì, ma Le freak è uscita un anno dopo e, all'epoca, non fu neanche 'sto gran successo». Poi però la mia follia per i dettagli ha lasciato il posto al coinvolgimento per la storia. E non è solo perché gli attori sono quasi tutti di livello superiore alla media e perfettamente calati nei personaggi. Non è soltanto perché la sceneggiatura è scritta bene ed evita quasi tutte le carinerie e le situazioni telefonate della tv. Qui si mischia storia e Storia senza fare puttanate, si respira quel periodo, si ricordano episodi che il vuoto collettivo vorrebbe rimuovere (a cominciare dall'assurda morte di Giorgiana Masi) mentre un Cossiga mai nominato e mai macchietta si muove nell'ombra e il compromesso storico sta per essere stroncato dal rapimento Moro. Una bella lezione su quegli anni insomma, ma naturalmente troppo reale, troppo violenta, troppo diretta, troppo adulta, per trovare posto in prima serata nelle sei tv in chiaro di quello psicopatico di Al Cafone. Ma vi ricordate quando dicevano che il cattivo era Rupert Murdoch?
mercoledì 11 febbraio 2009
scusate il ritardo
La prima cosa che ho pensato dopo i primi cinque minuti della versione televisiva di Romanzo criminale è stata «Sì, ma Le freak è uscita un anno dopo e, all'epoca, non fu neanche 'sto gran successo». Poi però la mia follia per i dettagli ha lasciato il posto al coinvolgimento per la storia. E non è solo perché gli attori sono quasi tutti di livello superiore alla media e perfettamente calati nei personaggi. Non è soltanto perché la sceneggiatura è scritta bene ed evita quasi tutte le carinerie e le situazioni telefonate della tv. Qui si mischia storia e Storia senza fare puttanate, si respira quel periodo, si ricordano episodi che il vuoto collettivo vorrebbe rimuovere (a cominciare dall'assurda morte di Giorgiana Masi) mentre un Cossiga mai nominato e mai macchietta si muove nell'ombra e il compromesso storico sta per essere stroncato dal rapimento Moro. Una bella lezione su quegli anni insomma, ma naturalmente troppo reale, troppo violenta, troppo diretta, troppo adulta, per trovare posto in prima serata nelle sei tv in chiaro di quello psicopatico di Al Cafone. Ma vi ricordate quando dicevano che il cattivo era Rupert Murdoch?
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E' grave se ti dico che non l'ho ancora visto neppure io? so che è nell'elenco dei cineforum domenicali che la numero due sta compilando per tutta la famiglia. Prima però ha detto che dobbiamo vedere La Scuola. Io avevo imposto Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano. La piccola ha chiesto una replica di Juno. Temo che si arriverà a Pasqua. Devo far mozione per anticipare?
RispondiEliminap.s. Bello il "storia e Storia"
Sono 12 puntate di un'ora, o fate delle maratone o potreste arrivare a Ferragosto... Dei tre che hai citato voto sicuramente la replica di Juno, forse perché era quello da cui mi aspettavo meno e che invece mi ha convinto di più
RispondiEliminaIo non ce l'ho fatta...su sky la maratona l'hanno fatta, ma certe cose andrebbero guardate di un fiato una domenica pomeriggio...
RispondiEliminaMa tu sai quanto mi rendi felice a saper che apprezzi anche tu?? Son giovani bravi o no? E' un ottimo prodotto italico o no?
RispondiElimina...addirittura un mio commento meriti! :D
c'è anche il film per il cineforum domenicale, sembra uno sceneggiato televisivo. come quasi tutti i film italiani. in genere a questo punto arriva qualcuno che dice- meglio il libro-
RispondiEliminadilaudid: sul film sono quasi d'accordo ma non era male, il romanzo non l'ho letto ma mi riprometto di farlo. ah, è bello sapere di non essere l'ultimo uomo sulla terra ad usare la parola "sceneggiato" per parlare di qualcosa di più recente di dov'è anna?. grazie, mi sento un po' meno solo
RispondiEliminaHo seguito il tuo consiglio e scaricato ( ops ) le dodici puntate. Mi piace.
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