Ieri si diceva del bianco e nero “sensato”. Beh, parliamone. Quando avevo vent'anni andava di moda: colpa di Woody Allen, che però lo ha sempre usato con perizia. Poi vennero i gggiovani registi alternativi americani, quelli di cui, talvolta purtroppo, spesso per fortuna, col tempo si sono perse le tracce; quelli che pensavano che, per avere la patente di Autore, fosse necessario nel curriculum almeno un film non a colori. Ogni tanto qualcuno ci riprova ancora adesso. Un film come Frances Ha, visto al Torino Film Festival mesi fa, nei primi anni Novanta probabilmente mi sarebbe piaciuto un sacco; oggi lo vedo per quello che è: una pellicola divertente, piacevole, simpatica, ma tremendamente ruffiana, a cominciare dallo stile. Ed è un peccato, considerato che il regista, Noah Baumbach, è quello pappa e ciccia con Wes Anderson che ha firmato Il calamaro e la balena. Certo, Greta Gerwig “è” il film: il suo personaggio di quasi ballerina, quasi spiato momento per momento, non può che esserci quanto meno empatico, specie nella parentesi (tremendamente drammatica, secondo me) della trasferta parigina. Ma il tutto risulta parecchio costruito, artefatto, pieno di rimandi a Manhattan e alla Nouvelle Vague, piacione per un certo tipo di pubblico con la puzza sotto al naso. Chi capisce il titolo del post, o è vecchio o è bravo (google non vale).
mercoledì 4 giugno 2014
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Pensa che invece a me è parso molto genuino, per quanto radical!
RispondiEliminacontinuo a pensare che sia una questione anagrafica
EliminaPiaciuto parecchio anche a me, la ggiovane Frances è un po' tutti noi ggiovani alla ricerca di una casa e di un futuro, e Baumbach ce la racconta in tutte le sue sfaccettature.
RispondiEliminavedi sopra ;)
EliminaMa basta con 'sti film fatti da tre persone per essere visti da cinque. I film con pretese intellettuali sono lammerda.
RispondiEliminama in realtà non ha pretese intellettuali, è terribilmente ruffiano nei confronti di certo pubblico
EliminaIl film devo vederlo...
RispondiEliminaPer quanto riguarda il titolo boh, io non trovo alcun collegamento se non:"Che alla fine si spegne?". ^_^
no, era una strana canzone anni Settanta di cui probabilmente solo io ho memoria :D
Elimina