lunedì 17 dicembre 2012

lasciatemi così come una cosa


Stanco di spargere uggia e curtura a man bassa nei blog altrui, porto un po’ di tristezza anche nella mia simpatica casetta virtuale. Dicono tra un po’ sia Natale. Che due coglioni, rispondo io. Non che m’abbia mai fatto impazzire, ma quest’anno non ne ho proprio voglia, anzi: ho lo spirito natalizio di una scorreggia in ascensore. Facciamo qualcosa di nuovo? Ḥănukkāh è iniziato da una settimana e ancora nessuno ne parla, come ha detto tra il serio e il faceto Billy Crystal l’altra sera da David Letterman. Ussignur com’è invecchiato. Non Letterman, lui era così anche a vent’anni, credo. Dico Billy Crystal. Che con il faccetto sempre più tondo e i capelli forse un po’ tinti fa tanta tenerezza: poi apre bocca per due minuti e ridi ancora tre giorni dopo. Comunque ho l’orchite per tutto, mi sfastidia il mondo: gli orari dei cinema, i commenti dei lettori del Corriere, chi parcheggia a minchia solo perché nevica, il lavoro come riempitivo della vita, le file per entrare nei negozi. Sogno una multisala che dia i quattro film che voglio vedere e chiudermi lì finché non ho smaltito la rugna.

24 commenti:

  1. Dovresti cominciare a scrivere cazzate.
    Che non sembra, ma aumenta il buon umore!

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  2. ci sono addirittura QUATTRO film che vorresti vedere? beato te.

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  3. La cambio io la vita che non ce la fa a cambiare me.
    Ma soprattutto...
    Bevi qualcosa
    Pedro!
    Vuoi bere qualcosa Pedro?
    Pedro! Bevi qualcosa!!!!
    Ciao, sono bella Figheira...

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  4. io in questi casi dormo... anche in altri...

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  5. Ma se la maggior parte di noi non sopporta le feste, perché non le sopprimiamo una volta per tutte?
    Buonasera, dottor Piazza!!

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    1. in effetti...

      p.s.: quale onore la espe da queste parti!

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