Settimana lavorativamente complicata, quella scorsa. E i tanti spunti per un post, mah, svaniti. Ché mi sarebbe pure piaciuto raccontare l’ennesima e per me inedita fetta di Milano (non il salame, oh stupidi superstiti lettori), ma chissà, magari tornerà fuori. Poi ieri, complice un ritardo di sei minuti sull’orario che ci interessava, abbiamo saltato il triangolo Freud-Jung-Cronenberg in favore di Tomboy. Che è un piccolo film francese di una regista sconosciuta (Céline Sciamma), interpretato da un nugolo di giovanissimi notevoli (ma più ancora della protagonista Zoé Héran, è fantastica la piccola Malonn Lévana) e che racconta l’indecisione sessuale di una bambina di dieci anni, sospesa tra il desiderio di farsi accettare dal gruppo, vivere la cotta per l’unica altra ragazzina dei dintorni e sopravvivere a una happy family ai limiti dello stucchevole. Carino, “delicato” come si diceva una volta, con alcuni momenti molto riusciti.
lunedì 17 ottobre 2011
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sì, carino
RispondiEliminaperò non mi è sembrato molto incisivo
anche se probabilmente non voleva esserlo...
infatti... hai notato che "delicato" ormai lo dice solo christian de sica?
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