domenica 10 luglio 2011

dedicato a una bionda


Cara Annuska,
Mi spieghi come cazzo hai fatto a leggere in un giorno e mezzo Pastorale americana di Philip Roth? E sì, perché io ci ho messo una vita e il male alle ossa sento che non andrà via così presto. Ed ero totalmente coinvolto anch'io, tanto che pure se avevo tempo per due-tre pagine, mi ritrovavo da subito completamente immerso nella storia dei Levov. Non so, mi capita poche volte di rimanere così invischiato (nel senso buono, s'intende) in una storia tanto dolorosa e tanto epica nella sua normalità (normalità? che è?!?). Difficilmente dimenticherò la scena dell'incontro con la figlia dopo tanti anni, così piena da sentirne l'odore acre di vomito e sporcizia, o il flashback sulle scoperte sessuali dello Svedese e la moglie (quanta dolcezza ed erotismo in appena due pagine), o l'interminabile ultimo capitolo a cena, apoteosi del non detto e non fatto, culmine che sembra arrivare e non arriva, forse, chissà. Stava lì, sullo scaffale, in attesa da qualche anno. Grazie per avermi invogliato a leggerlo. Ma se mi farà stare ancora male, mi sa che te ne scriverò.

4 commenti:

  1. Sembrerebbe un libro davvero intenso :)
    Lo consiglieresti?

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  2. Stavo male, quindi avevo tempo a bizzeffe, poi sono deformata, leggo molto molto in fretta. Però hai visto che avevo ragione!?!? Non si RIESCE a staccarsi dalla vita dei Levov, da quello che gli succede. L'incontro con la ragazza è tremendo... Ed alla fine è così intriso di amore paterno, di VERO amore paterno... Mamma che bello! GRAZIE Dantès!!!!!
    La bionda.

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  3. Io non son riuscita a finirlo. Troppo dolore, per una mamma.

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