Il fumo del sigaro fa strani giri verso il cielo mentre tu lavi via la giornata due stanze più in là. Le luci tra gli abeti mi ricordano Magritte, qualcuno in bici canta chissà cosa. Il gigante (no, sono io che sono basso) ha portato via un pezzo dell'altra casa, provvisorio in tutto, anche nell'accogliere gatta. Gatta che adesso resiste alle mie coccole qualche secondo di più, prima di soffiare. Mah. Grande cosa ibèi, mi dice l'uomo in ascensore mentre tiene in braccio il suo congelatore. Sì, lo so, vorrei dirgli. Ci si scriverebbe un libro, con tutte le persone incontrate anche solo per un attimo.
giovedì 21 luglio 2011
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Ma bisogna averci gli occhi giusti per guardarle, come i tuoi.
RispondiEliminauh! bello questo post.
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