I primi venti minuti sembra di leggere certi post di only, ti viene persino male alla milza e senti le gambe pesanti. Il bambino è odore di grasso di bici, polverosa cancelleria scolastica e campetti di calcio che non hanno mai visto erba, capelli incollati e rivoli sudati di nero che non riescono a cancellare il profumo della sua età. Dicono: finalmente un film dei Dardenne che finisce bene. Sì ma quanto fa male la scena dell’autolesionismo? Io ho pianto, così, di botto e tanto, in quei pochi, lunghissimi secondi. Il ragazzo con la bicicletta, che racconta la fallimentare ricerca di una figura paterna da parte di un ragazzino di 11 anni, è meno intenso degli altri film dei due fratelli ma è comunque molto bello. Grande merito va al debuttante Thomas Doret; Cécile de France è perfetta.
mercoledì 15 giugno 2011
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ehm, era un complimento vero??
RispondiEliminadirei proprio di sì ;)
RispondiEliminaDardenne? Non ce la posso (più) fare.
RispondiEliminaSu Cecile de France mi sentirei di aggiungere che è anche una gnocca esponenziale. A me fa un sesso spaziale, e sì che ho una netta predilezione per gli uomini.
RispondiEliminaespe: ti fidi di me?
RispondiEliminamiddle: intanto quale onore!!! faccio un piantino per l'emozione (sincera) e ti rispondo. in questo film non tanto, ma normalmente sì, la de france fa un sesso spaziale, hai ragione. non quanto melanie laurent, ma ci ha il suo perché ;)
Mi fido. Ma tu non hai figli, ciccio.
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