venerdì 1 marzo 2013

brutti, sporchi, per niente cattivi


Ho pianto. Non tantissimo, ma di cuore. Come al cinema non mi capitava da un po'. E nonostante un audio fastidiosissimo al limite dell’ultrasuono. Non sapevo bene cosa aspettarmi da Beasts of the southern wild (Re della terra selvaggia, vi ho già parlato della mia intolleranza nei confronti dei titolisti italiani?): avevo letto cose meravigliose, un paio di critiche più piccate che altro, ma le foto con i cinghialoni e l’idea di una bambina a reggere il tutto erano sufficienti a provocarmi un inizio di orticaria. Poi ha prevalso la curiosità e – che dire? – per quanto sopravvalutato, il film dell’esordiente Benh Zeitlin, tratto dalla pièce Juicy and delicious di Lucy Alibar, è di quelli che restano lì a macerarti il cuore, ne senti l’odore di umidità, alcool da due soldi, vestiti indossati da troppo tempo. Il romanzo di formazione della piccola Hushpuppy (Quvenzhané Wallis da Oscar) alle prese con l’ineluttabile morte del padre, la vana ricerca della madre (la scena del bordello vale da sola tutto il film), la sconfitta delle proprie paure e (forse) la fine dell'innocenza, è un piccolo gioiello cui avrebbero giovato mezzi tecnici migliori.

14 commenti:

  1. condivido in toto, un piccolo grande gioiello.

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  2. Risposte
    1. di solito io e te siamo abbastanza in sintonia ;)

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  3. Una deliziosa favola grezza. Splendido.

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  4. grande hushpuppy!
    quindi anche te sei un piagnone ahhahah ;)

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  5. anche io mi accodo alla lista dei piagnoni...bello questo film, peccato aver visto un'intervista alla piccola Wallis che è la solita bimbettaminkia so-tutto-io...quasi mi è dispiaciuto perchè è come se mi avesse tolto la poesia al personaggio di Hushpuppy...

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  6. A me le lacrime sono sgorgate così, all'improvviso, mentre il padre diceva che non si pianga mai nella Terra selvaggia.
    Una meraviglia poetica!

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  7. Incolpevolmente non l'ho ancora visto. Debbo rimediare...

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  8. Una favola deliziosa quanto la piccola protagonista.
    Ho pianto anche io come una forsennata, nonostante i divieti del papà :PPP

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