mercoledì 29 agosto 2012

lo chiameremo a cazzo di cane


Come lo traduci un film che s’intitola Le prénom? Cena tra amici. Ché la cena ricorda i cretini (appunto!) e gli amici i quasi amici (che era anch’essa una malaminchiata tutta italiana). E poi – dice – al cinema gli amici tirano. Non quanto la fica, già, ma non si può mica intitolare un film per tutti Cena con la fica. Sarebbe divertente, ma non si può. Pensa la faccia di giovanardi! Ti ho detto che non si può! Vabbè, però certo... No! Ok, la smetto, parlo del film, che poi 'sto blog lo visitano solo i pervertiti. È già quasi così? Uhm, il film. Ero un po’ scettico, con tutti quei paragoni a Carnage e altrettanti distinguo, ma si sa che sono curioso come una scimmia. E poi a poison era piaciuto. Che poi non è che io e poison si vada sempre d’accordo sui film, ma tant’è. Tratto da una pièce degli stessi registi (Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte), è una piccola perla. Divertente e stronzo quanto basta, gioca (e bara) con lo spettatore, lo percula dall’inizio alla fine facendogli credere quasi sempre quello che non è. Il quintetto d’attori funziona a meraviglia, Patrick Bruel soprattutto. Se non l’avete visto, recuperatelo.


6 commenti:

  1. Allora questa sera vado al cinema.

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  2. sai che noia andare sempre d'accordo su tutto? però mi fa piacere che ti sia piaciuto, ecco. :)

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  3. Però cosa pensi di Carneage invece non l'hai detto. Oppure l'hai recensito e me lo sono perso?

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    1. Eh si, me l'ero persa. Grazie per il recupero tardivo. Non sarei mi setnirei di essere generosa come te, ma insomma nel complesso non si può dire sia un brutto film. Mi ha infastidito un po' quall'arietta da teorema matematico dimostrato a tavolino che secondo me rovina un sacco di film potenzialmente belli. Un po' più di cuore e visceri gli avrebbero giovato.

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  4. Vabbè qui siamo al trionfo del refuso. Cambio frase e non mi ricordo di cancellare quella precedente. Praticamente un geroglifico. E' che dopo i 45 anni, a livello di riserva neuronale, è tutto in discesa. Abbi pazienza, Piazzabello.

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