Tranquilli, non parlo di bondi. Parlo di quelle simpatiche bestiole che noi uomini per qualche strana ragione abbiamo deciso di eleggere primas inter pares. Ora, io ho un gatto. E ho avuto altri gatti. E li amo, trovo che siano animali nettamente superiori a molti altri, compreso l’uomo, bestia imperfetta che, giusto per dirne qualcuna, invece di godersi la vita si racconta di anima e super io, s’infligge religioni filosofie psicanalisi, si martirizza il cazzo - o le ovaie - prima di decidersi ad agire, foss’anche per trombare. Ma ci addentriamo su un discorso troppo lungo e io scrivo post corti: torniamo ai gatti. In uno dei tanti spadellatoi televisivi, Beppe Bigazzi, che per essere uno che parla di cibo in tv non è neanche una persona stupida, ha ricordato con dovizia di particolari come si cucinavano (e come si potrebbero cucinare ancora oggi) i gatti. Le prefiche dell’animalismo a spruzzo (metodo do’ cojo cojo) si sono scatenate così tanto che il povero Bigazzi è stato fatto fuori dal programma. Programma che già faceva cacare, adesso sarà solo peggio. Ma il punto è: quante casalinghe disperate, dopo aver ascoltato il prode Bigazzi, avranno davvero pensato a Micio come a un simpatico arrosto per cena? Nessuna. Perché i gatti, in Italia, salvo poche zone e (salvo frodi) in tempi più o meno remoti, servono a farci compagnia quando siamo soli, a farci dire «Bella vita, la sua!» quando li vediamo dormire, a far finta di avere un figlio quando ci cachiamo in mano a pensarne uno nostro. Insomma soddisfano il nostro egoismo di bestie imperfette: un po’ come bondi con lo psiconano, a pensarci bene.
lunedì 15 febbraio 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
l'hanno fatto fuori???? nooooooooooooooooo
RispondiEliminasei un grande. sempre. e io ti adoro. tié.
lo soddisfo al cubo il mio egoismo di bestia imperfetta!
RispondiEliminaIn effetti sa anche a me molto molto molto di ipocrita e imbecille, come i dirigenti RAI, messi lì non si sa perchè. A parte il fatto che io Mazinga (Europeo tigrato e carogna) lo minaccio di farlo finire in forno un giorno sì e l'altro pure, non mi sembra che quel signore abbia poi detto una cosa tanto sconvolgente (chiedere a Vicenza per dettagli).
RispondiEliminaIn casa nostra bazzicano un gatto che finge di credersi randagio nonostante stazioni per ore e giorni sui nostri letti e divano e un coniglio nero, chiamato Denzel dalla legittima proprietaria e DiEsse da una delle sue sorelle (Coniglio-Di-Secondo) che ogni due per tre gli si avvicina dondolandogli davanti al muso un sacchetto di patate.
RispondiEliminaNonostante ciò, non ho mai seriamente pensato alla frollatura delle loro carni, prima e dopo il Bigazzi-pensiero.
però mia nonna mi raccontava di gat-conigli mangiati in tempi di guerra e mi spiegava come distinguerne le ossa. Conoscenza puramente teorica, per me. Almeno credo.
E' comunque singolare pensare come nella stessa trasmissione tra qualche settimana si sciorineranno ricette con abbacchi e agnelli, senza minime remore. O al massimo si suggerirà di far vivere i poveri agnellini, sostituendone la carni con quelle dei pacifici vitelli.
Questione di gerarchie. Bigazzi doveva essere abbastanza lontano dai vertici.
Bigazzi è devastato dall'arteriosclerosi. Mai sentito nessuno qua, da queste parti dire che ha mangiato un gatto. Persino i vecchi che mi raccontano della guerra, mi dicono che morivano di fame, ma i gatti mai sfiorati. Bigazzi è simpatico, però. Come tutti i vecchietti un po' svitati.
RispondiEliminaladoratrice: e dillo che per il tuo nick ti sei ispirata a me ;)
RispondiEliminaa_i: avessi spazio lo farei anch'io!
bionda: anch'io minaccio il mio, ma mangerei proprio poco poco
sandali: hai centrato il punto. e poi, secondo me, gli amanti degli animali avrebbero cose molto più importanti di cui lamentarsi
evaso: non so, credo dipenda dalle zone. d'altra parte, la fame e la miseria sono brutte cose
Arrivo troppo tardi per le chiacchiere, vero? Vabbè, fa lo stesso. Farò un monologo.
RispondiElimina1)Provate a prenderla Velvet -la mia coinquilina gattonska europea tigrata con la striscia rossa in fronte- se ci riuscite, a scotennarla e a metterla in padella. Farà gli occhi dolci e non avrete cuore. Se la sculaccio, lei fa le fusa. Titolo: come fare fesso un essere umano femmina dedito alla coltivazione della propria personalissima imperfezione
2)Si dice che nel salento si mangino, i gatti. Però. giuro, mai assaggiato uno.
ms: mai troppo tardi per chiacchierare, in effetti mi chiedevo dove fossi finita. comunque anche il mio gatto si comporta così. e sì, il suo scopo è proprio quello
RispondiEliminaVelvet è piccola: non lo fa apposta. Neanche flap flap, fa di proposito. La assolvo, a lei.
RispondiEliminafuori tempo massimo ma vi consiglio, miei cari amichetti amanti dei gatti ma non in senso culinario, la lattura del libro: Cento modi per il gatto di addestrare il proprio umano.
RispondiEliminafra le tante: " Far ridere il vostro umano è il segreto per averlo in pugno. Un umano che ride impiegherà poco a trasformarsi nel vostro pusher di erba gatta"
eri: tu non sei mai fuori tempo massimo!
RispondiElimina