mercoledì 23 settembre 2009

pittore ti voglio parlare


Mi sono sempre chiesto se fosse vera quella strofa degli Elii: «La gente intorno grida “Evviva Wess”! Due corpi e un'anima fu il suo success, ma dopo lo hanno ostacolato perché era un negro». Io voglio sperare che avesse soltanto fatto il suo tempo e che senza l’altra metà del duo, quella Ghezzi Dori filata in Sardegna con Faber, fosse un po’ fuori target in un’Italia canora dove i neomelodici erano brutte fotocopie di cloni malriusciti di una sottomarca a 45 giri dei Pooh. Gruppuscoli le cui oggi impensabili canzoni di amori adolescenziali (si sa che il sesso è riservato ai maggiorenni, a meno che non ci sia di mezzo papi) iniziavano con i bottoni e finivano su una zip. Insomma, si trombava affossati nel miele. E non è una cosa porca.

4 commenti:

  1. una cosa non ho capito... delle vecchie canzoni dei Pooh, non te ne piace neanche una?

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  2. mai detta una cosa del genere! io ho un'insana passione per quei quattro che affonda le sue radici nella mia infanzia e prima o poi so che ci farò un post. io parlavo di tutti quei gruppuscoli (tipo i collage, chessò) che sulla falsariga musicale dei pooh (senza però avere nessuna cultura e/o preparazione musicale), facevano delle robe stomachevolmente erotico-melense

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  3. Tu sei un altro che dovrebbe?...potrebbe?... esportare gli articoli dal blog a un quache altro 'azz di posto dove la fruibilità sia più allargata. Io sono quella dei pareri sparati, bum!, senza un vero substrato intelletual-cognitivo eppure...sono più o meno sicura di avere ragione da vendere (porta a porta? siamai!) (mi sa che son la ms)

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  4. Del resto i Collage non potevano che incidere per la Harmony. Un po' come i libri, cioè. Però è vero che io di Wess mi ricordo solo quella.

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