Lo ammetto: l'unica cosa che mi ha
spinto a vedere Un metodo pericoloso è saperlo diretto da David Cronenberg.
Ché se non ci fosse stato scritto proprio così, peraltro, non
l'avrei mai detto. Un po' gelido melodrammone con tanto di musiche
stracciapalle, un po' “ma guarda quant'è frescone, falso e
opportunista Jung”, un po' numeri di bravura di Keira Knightley, un
po' sesso tristanzuolo (a Cronenberg le scene di sesso proprio non
riescono, se ne faccia una ragione, metta delle belle dissolvenze
come si faceva nei film di una volta...), un po' Mortensen che ti fa
venire voglia di fumare il sigaro dopo dieci minuti, ma - stringi
stringi - un corpo estraneo che fatica a emozionare, o anche solo a
comunicare.
mercoledì 16 novembre 2011
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e io te l'avevo pure detto che era cronemberg che non sembra cronemberg... mai che mi ascolti, eh?
RispondiEliminama nonostante ciò, o forse grazie a ciò, che non son mica sicura... a me era pure piaciuto. ma nemmeno Otto Gross mi salvi?
mh... vensancassél ha il suo perché, in effetti. ma quando tromba in giardino sembra uscito da un decamerotico dei primi anni Settanta!
RispondiEliminaeh, bravo te! se consideri che siamo agli inizi del secolo scorso era un sacco avanti! :)
RispondiEliminaA me questo film non ha detto proprio niente.
RispondiEliminaTroppo meccanico, troppe parole, troppi fumatori!
barba e capelli gli hai fatto!mi sa che scivola in fondo alla lista...
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