Lui è quasi un fratello, lei mi piace molto. Lui è il primo dei miei amici storici che avrà un bambino, lei ne sarà la madre. Fa un certo effetto, ma sono davvero contento. Contemporaneamente, pur non invidiandoli, ripenso a un'occasione perduta, a F. e a quella piazza genovese, come grattar via una vecchia crosta e scoprire che sotto c'è ancora una ferita fresca. E, sebbene improbabile, una piccola paura che scelgano quel nome.
martedì 27 gennaio 2009
speriamo che sia femmina
Lui è quasi un fratello, lei mi piace molto. Lui è il primo dei miei amici storici che avrà un bambino, lei ne sarà la madre. Fa un certo effetto, ma sono davvero contento. Contemporaneamente, pur non invidiandoli, ripenso a un'occasione perduta, a F. e a quella piazza genovese, come grattar via una vecchia crosta e scoprire che sotto c'è ancora una ferita fresca. E, sebbene improbabile, una piccola paura che scelgano quel nome.
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è vero, tu non vuoi figli. è una domanda troppo personale se ti chiedo perchè?
RispondiEliminala frase del profilo l'ho scelta perché trovo sia molto vera, dopodiché sono agnostico, guardo le mie tre ore di tv a settimana e non è che non voglio figli, ma penso che si debba pensarli con la persona giusta. ci sono andato molto vicino qualche tempo fa ed è una cosa che sicuramente mi ha segnato
RispondiEliminacapisco e mi spiace. a proposito della frase di Barbery, che significa che rende la vita più semplice? trovo a differenza, che avere figli la complica e tanto.
RispondiEliminamah io la interpreto così: rende la vita più semplice (o sembra renderla più semplice) a quelle persone che vedono la paternità (o maternità) come un punto d'arrivo e come una sorta di necessità, un modo per perpetuare la specie
RispondiEliminae allora mio figlio è proprio sfortunato :-)))))) sarebbe stato meglio buttarlo via lo stampo... il mio intendo! ah ah ah
RispondiEliminamaternità e/o paternità come punto di arrivo... oddio, a me sembra un punto di partenza, senza ritorno, per di più. E questo senza darvi alcuna connotazione negativa, sia chiaro. Solo una oggettiva definizione.
RispondiEliminaAnche io fui la prima, tra i miei amici. Fui anche la seconda, a dire il vero. E la prima a decidere per riprovarci una terza volta (la recidiva è gravissima me ne rendo conto). Però ho ben presente la contentezza che sentii in loro e che mi accompagnò per tutti i nove mesi.
p.s. io avevo fondato un movimento del "per favore non chiamateli così". può essere uno stratagemma al quale potrebbero abboccare.
uncasino: un uomo con la tua testa in effetti potrebbe essere un bell'esperimento... attendiamo notizie sulla crescita del Nano!
RispondiEliminanon ripercorro mai con la memoria la mia gravidanza, periodo infausto che vide la dipartita di Lui a cui, come regalo, diedi il nome a Lei.
RispondiEliminasandali: complimenti per la recidiva, e sono sinceri, senza ombra di ironia. ah, grazie per lo stratagemma, mi sembra un'ottima idea
RispondiEliminaBuon giorno Dantès!
RispondiEliminaBuongiorno, nick irrequieto!
RispondiEliminauao, pare di stare pericolosamente su Libero.. ti mancava casa? ;) mai grattare le crosticine che poi resta il segno! lo sanno tutti (monte)Cristo!! baci eri
RispondiEliminano no, non siamo proprio su libero. però noi siamo sempre noi, e questa cosa è tanto bella (mi sarò spiegato? mah) p.s.: ti piace casa nuova?
RispondiEliminaa me blogspot è sempre piaciuto, da così un'aria di serietà al tutto che a stare qui ci sente quasi importanti.. mi leggi nel pensiero mio caro, solo pochi giorni fa pensavo che ci sconosciamo da abbastanza tempo che mi sembrate tutti fratellini miei! :* eri
RispondiEliminal'importante è che nasca sano/a, non è un mondo pronto per le eccezioni, il nostro...
RispondiEliminaciao.
Roberta