Vabbè, ve lo devo dire: speravo che qualcuno si incuriosisse del titolo cinese del post precedente. Che poi, chissà se ho scritto davvero quello che volevo scrivere. Conoscete un cinese che conosce il cinese? Potete mostrarglielo? Grazie. Tra i film di Cannes a Milano c’era anche A perfect day, che ho visto più che altro per curiosità, aspettandomi non molto. Lo spagnolo Fernando León de Aranoa (I lunedì al sole, Princesas) stavolta dirige un cast internazionale (ci sono un americano, una russa, un portoricano, uno spagnolo, ché detto così sembra una barzelletta) per quello che, esagerando, si può definire un sorta di M.A.S.H. delle associazioni umanitarie: infatti, tra una bevuta, uno scazzo e una scopata, scontrandosi con l’ottusità della guerra e della burocrazia, Benicio Del Toro, Tim Robbins, Mélanie Thierry, Sergi López e Olga Kurylenko cercano di dare una mano in qualche parte devastata dei Balcani. Dramma e commedia si alternano con un buon ritmo e senza buonismi. Forse però, paradossalmente, il limite è proprio nel ritmo: non c’è tempo (o non si vuole dar tempo) per le lacrime, e la risata a tratti diventa liberatoria, come nel beffardo finale. Un film imperfetto ma interessante. In Italia distribuisce Teodora, ma non si sa ancora quando. Da vedere in originale con i sottotitoli, perché ciascuno, almeno per un po’, parla la sua lingua.
martedì 23 giugno 2015
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento