Due chili di frutta esotica a 39 euro nel mercato dei lavoratori e la faccia di Unfattovéro alla notizia. Le strade per Santana (che non è un western), compresa l'orrida strettoia per Ponta Delgada. L'albergo di Sao Vicente, di notte, con la montagna sullo sfondo, le luci del ristorante, padre e figlio al biliardo, come un quadro di Hopper in riva al mare. Prego no prato che non è un'orazione bucolica. Il rito del pane all'aglio. La degustazione di dieci Madeira diversi da Blandy. La picanha fatiada nel ristorante fichissimo con la stanza dei sigari e il sosia del figlio di Gheddafi (perché l'originale è in galera in attesa di processo, vero?). Canal Hollywood con i film in originale e i sottotitoli in portoghese. L'orrido comico che conduce Ok il prezzo è giusto. I prezzi nei locali, quelli sì, giustissimi. Le statue inquietanti del giardino botanico. Il vitello nel nulla di Ponta do Pargo. Fare il bagno al mare anche se è dicembre. Le piscine naturali di Porto Moniz, purtroppo in uno dei giorni più freddi (16 gradi). La passeggiata sulla spiaggia a Porto Santo, ma anche la bruttezza delle ville di Porto Santo. Le scalinate e il pisolo a Jardin do Mar. Il quartiere popolare di Paul do Mar. Il signore italiano con cui era piacevole parlare a colazione (giuro, non c'è ironia). È stata dura, ma siamo tornati.
lunedì 2 gennaio 2012
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
era l'ora!!
RispondiElimina:)
Bentornati!
RispondiElimina