La giovane receptionist mi guarda come fossi uno scarafaggio, felice di sapere che non dormo lì. «Primo piano» dice. «Non sono abbastanza vecchio o abbastanza sfardato» penso io. Sopra, l'età media è 70 anni. Dopo un po' arriva la coppia lavorativa-forse non solo di quelle due che più le guardo più mi piacciono, due donne più belle dentro che fuori, e pensare che con una ci avevo litigato via mail qualche anno fa. Poi si appalesa la terza, che non mi ricordavo così interessante in tutti i sensi, con un marito strana mistura di intelligenza, silenzi e faccia da ex pugile di un film francese. Quattro alieni, cinque con me che qui faccio panza-e-presenza a nome della ditta. Gli altri, usciti da un misto di Waters e Buñuel e non lo sanno: ci sono pure due piccoli incroci tra Divine e Moira Orfei. Cerimonia interminabile, compreso un quartetto di orchestrali che insieme avranno sessant'anni e abbassano notevolmente la media. Sempre meglio che lavorare, penso guardando l'orologio. Soprattutto di questi tempi.
mercoledì 14 dicembre 2011
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