martedì 13 settembre 2011

la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto


Insomma c’era questo mare che faceva quasi male tanto era bello e desiderato e caldo e appena mosso, in un pomeriggio che era già ritorno anche se facevamo finta che no. E ti guardavo, mentre leggevi il romanzo angosciante che forse non mi piacerà ma poi chi lo sa. E meditavo sulle ultime 48 ore insieme, alle curve e ai tornanti che sono il karma di un’estate (ma si chiamano tornanti perché tornano?), ai tanti visi studiati, le vite incrociate, ché si fossi Rumiz arderei lo web ma si fossi Dantès come sono e fui a malapena riuscirei a scriverci un post. E ti guardavo e ti accarezzavo con finta noncuranza, un’anca, un fianco, la linea del costume. E pensavo che 42, in fondo, è un gran bel numero.

6 commenti:

  1. umminchia che figuremmerda... ehm. Auguri? :)

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  2. vero! E pensare che io non ho scuse,l'ho visto su faccialibro, ma io gli auguri su faccialibro non li faccio, quindi te li faccio qui, ok??
    @Poison: vedi che capisci anche i post complicati? Che io mica lo so se a non saperlo sapevo che era il post del compleanno.

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  3. @only: stai brava, che capire è una parola grossa, che quando il tenutario del blog ci si mette è davvero un casino... più che altro mi sono ricordata che.
    tardi, naturalmente, ma mi sono ricordata. che vergogna. sono la peggio. :)

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  4. vabbè, ma stavolta che ho scritto di difficile?!?

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  5. 42 è un gran bel numero anche come taglia, se serve dirlo. Invece per circoscrivere me devi compierne ancora un paio. Non molti, eh, ma insomma qualcuno. Ne riparliamo nel 2013. Che poi da qui ad allora eventualmente faccio in tempo a scattare in avanti di qualche numero ancora. Sugli auguri invece sono irreprensibile. Sarà anche rozzo farli su FB, ma io li feci. Ricordo distintamente. Altrochè.

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