martedì 20 settembre 2011

especially tonight


Quando partono le note di Povera patria mi rendo conto che non è la prima volta che ascolto Battiato dal vivo. Era l’estate del 1992, c’era questa grande manifestazione con cantanti e attori a partecipare del dolore, dello sdegno e della voglia di ribellione (almeno così pareva allora) nei confronti della mafia e di quelle stragi che nel giro di due mesi avevano cancellato Falcone e Borsellino. Insomma, ora come allora mi commuovo, tanto. A parte che non è neanche l’unico momento del concerto in cui mi sciolgo, provateci voi quando ccu tuttu ca fora si mori na' mori stranizza d'amuri. E poi il grande spettacolo è lui che, vestito come suo nonno, sembra uno dei giovani truccati da vecchi di qualche moda fa. Ed è un fantastico mistero la perfetta alchimia con la chitarra di Davide Ferrario, scatenata ombra rock alle sue spalle, con quella faccia un po’ così, da strappamutande introspettivo.

3 commenti:

  1. strappamutande introspettivo avrei voluto inventarla io :-D

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  2. Comunicazione di servizio: se avessimo un appuntamento di sicuro arriverei in ritardo. Fortuna che non ce lo abbiamo!

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